venerdì 15 marzo 2013

DISLESSIA II PARTE: ESEMPIO E STRUMENTI COMPENSATIVI

La scorsa settimana ci siamo concentrati sui problemi fisici ed emotivi che può avere un dislessico, soprattutto quando deve affrontare la lettura di un testo (La dislessia I parte). Oggi, vedremo nello specifico quali sono le difficoltà che si possono presentare e alcuni rimedi utili per facilitare l’apprendimento a chi ha tale disturbo. Ma prima, vorrei chiedervi di ascoltare la registrazione proposta qui sotto. Ho fatto leggere il testo (lo stesso somministrato a voi, ma senza nessuna modifica) ad un ragazzo dislessico frequentante la prima media (molto in gamba e che si impegna molto, con ottimi risultati), per farvi capire le difficoltà che si incontrano. Ringrazio la famiglia e il ragazzo stesso per aver accettato.
Voi provate a seguirlo (cliccate qui per ascoltare la REGISTRAZIONE).
Com’è andata? Come vi è sembrato? Quello che si nota è:
  • Lettura stentata (poco fluente e priva di espressività);
  • Ripetizione di sillabe o parole;
  • Salto di parole;
  • Difficoltà a mantenere il rigo di lettura (ad un certo punto l’ho dovuto aiutare a trovare il segno);
  • Lunghi tempi di lettura (in questo caso 4 min e 30 secondi).
A fine lettura gli ho chiesto se si ricordava qualcosa di quanto letto. La sua risposta è stata “circov… di ….” e non ricordava niente del contenuto.
A queste caratteristiche, possiamo aggiungerne altre tipiche di un dislessico:
  • Sostituzione di lettere simili (m/n - v/f – b/d – p/q);
  • Sostituzione di lettere omofone (b/p – t/d – f/v – s/z);
  • Inversioni di lettere (da/ad – per/per – da/pa);
  • Difficoltà di riconoscere gruppi sillabici complessi (gn – ch – gl);
  • Ripetizione di sillabe/parole/frasi;
  • Difficoltà nell'espressione verbale e nel verbalizzare i suoi pensieri.
Tutto nella norma. Per questi motivi diventa necessario utilizzare degli strumenti compensativi in grado di supportarlo nella comprensione e nell'apprendimento di quello che sta leggendo.
Alcuni di voi, nel rispondere alle domande sull'attività proposta 2 settimane fa (Dislessia?Proviamo con un’attività), hanno indicato alcuni metodi da loro escogitati per rendere più facile la comprensione del testo (illeggibile o quasi): “Ho provato ad ingrandire perché non riuscivo a leggere”, “Ho ingrandito il testo”, “Ho dato una seconda lettura” e “Ho cercato prima di capire le parole e poi il senso delle frasi”. Bravi! Avete cercato di semplificarvi le cose.
Lo stesso deve valere per chi ha questo disturbo dell’apprendimento. In questo caso, sono molto utili audiolibri con lettura incorporata e libri digitali uniti a programmi di sintesi vocale (riproduzione artificiale della voce umana), come LeggiXme, Personal Reader, Balabolka e DSpeech e tanti altri facilmente rintracciabili tramite Internet.

Tutti questi strumenti permettono al soggetto di potersi concentrare sull'ascolto e sulla comprensione del testo, evitando tutte quelle difficoltà sopra citate.
Altri consigli utili? Farlo concentrare su un pezzo di testo (paragrafo o, meglio ancora 1 massimo 2 frasi) e schematizzare per fissare i concetti chiave. Se dobbiamo creare noi il testo, meglio mettere un’interlinea tra le varie righe, usare grandi caratteri (Angolomanzoni è un esempio di editoria che facilita la lettura) e sans sarif, cioè senza grazie (Tahoma, ArialGeneva, Comic Sans, Trebuchet MS), molto più nitidi e lineari. Un altro aspetto da valutare è la lunghezza dei tratti ascendenti o discendenti delle lettere, come la gamba della p o l'asta della b, che dovrebbero essere non troppo corti. 
Infine, proprio per le difficoltà emotive che possono incontrare, diamo rinforzi positivi, facciamogli capire che è più importante l’ascolto e, quindi, comprendere piuttosto che saper leggere benissimo (ma non capire nulla).
Spero che questo articolo possa esservi stato utile. Se volete maggiori informazione non esitate a scrivermi. Sono sempre a vostra disposizione. Buon week-end! Ciao!

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