venerdì 1 febbraio 2013

LE CARATTERISTICHE DEI SOGGETTI CON DSA


Eccoci con un nuovo articolo, per comprendere qualcosa in più sui disturbi specifici dell’apprendimento. Dopo aver visto in quali aree si manifestano, oggi cercheremo di capire le loro caratteristiche.
Partiamo dai risultati maturati dalle vostre risposte. Quasi la totalità, è sicura che una peculiarità dei soggetti con DSA è il Q.I. nella norma, a discapito del ritardo mentale (poi vedremo se a ragione o torto). Unabuona percentuale ha indicato anche “Familiari con difficoltà affini” e “Insegnanti poco attenti”. Le altre opzioni, come “Assenza di normali opportunità educative”, “Disturbi neurobiologici” e “Famiglia non convenzionale”, sono stati poco selezionati.

Le risposte esatte sono: Q.I. nella norma, disturbi neurobiologici e familiari con difficoltà affini.
Partiamo consolidando un concetto abbastanza chiaro. Le persone con disturbi dell’apprendimento sono NORMODOTATI. In genere, sono intelligenti e hanno spiccate doti. Come scritto nell’articolo precedente, a questi soggetti manca il processo di automatizzazione, mostrano alcune difficoltà nello svolgere attività automatiche per i loro coetanei, ma non presentano problemi di ordine cognitivo, neurologico, sensoriale, emotivo o sociale.
Il luogo comune che attribuisce ai soggetti con DSA un Q.I. molto basso o un ritardo mentale è un falso che si protrae (purtroppo anche oggi) negli ambienti poco informati. Bisogna stare attenti perché, chi ha questi disturbi, se convinto, potrebbe abbassare il proprio livello di autostima, perdendo fiducia in se stesso!
Continuando, possiamo affermare che i disturbi specifici dell’apprendimento sono causati da piccole alterazioni dell’apparato neurobiologico (qui pochi di voi ci hanno preso). Sono legati a un disturbo che rende difficile imparare a leggere e scrivere nei tempi medi. In pratica, hanno un problema di percezione che rende difficoltosa l’organizzazione spazio-temporale di eventi, concetti e anche sequenze di lettere o numeri.
ATTENZIONE! Non bisogna confondere il termine “neurobiologico” con “danno a livello neurologico”! Non è una malattia, non ci sono problemi psicologici (ad esempio familiari…), di pigrizia o poca attenzione.
Ultimo punto. I disturbi dell’apprendimento, come metà di voi ha indicato, di solito sono ereditari. La probabilità che un genitore con DSA abbia un figlio con problema analogo è abbastanza elevata; infatti, nella popolazione di bambini con questi disturbi la familiarità è presente nell'ordine di circa il 25-30 % dei casi.
Aggiungo che, in questi casi, si parla di disturbi congeniti, quindi presenti fin dalla nascita e da cui non si può “guarire” (tra virgolette perché, ripeto, non sono una malattia). Quindi, insegnanti poco attenti, famiglie non convenzionali, o l’assenza di normali opportunità educative non sono la causa dei DSA in un bambino/ragazzo/adulto. Sicuramente, però, un ambiente educativo favorevole, con diversi ruoli che collaborano tra loro, possono portare significativi miglioramenti, non solo da un punto di vista didattico-culturale, ma anche emotivo, cercando di tenere alti i livelli di autostima, impegno e motivazione, affinché questi soggetti possano essere nelle migliori condizioni per poter sempre migliorare.
Articolo esaustivo? Manca qualcosa? Ci sono dei punti non chiari? Commentate, mandate un'e-mail a piccolierrori@gmail.com oppure scrivete nella pagina facebook PICCOLI ERRORI.
Grazie!
A presto!

Nessun commento:

Posta un commento