Da oggi, partiamo con un argomento che ci permetterà di capire più a fondo come poter aiutare quanti
hanno Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Partiamo
con una definizione. Come dice la parola stessa, gli strumenti compensativi
sono dei mezzi, dei dispositivi, i quali permettono di compensare la debolezza che deriva dal disturbo, facilitando
l’esecuzione dei compiti automatici.
Degli
esempi pratici sono la sintesi vocale
per un dislessico, la calcolatrice
e/o le tabelline per un discalculico
e il computer per tutti i disturbi … E ce ne sono molti altri!
A
questi si affiancano le misure
dispensative, le quali si riferiscono all’esenzione, quindi alla dispensa, da alcune prestazioni
(lettura ad alta voce, effettuare calcoli a mente), a tempi personalizzati di realizzazione delle attività (più tempo per
eseguire un compito) e ad una valutazione
che tiene conto principalmente del
contenuto (e non della forma).
Questi
due elementi messi insieme consentono ai soggetti con DSA di poter apprendere
con serenità e mettere in mostra le loro qualità, riuscendo anche a migliorare
il loro disturbo. Spesso vengono indicate nel PDP, Piano Didattico Personalizzato, un contratto fra docenti, scuola e famiglia per individuare ed organizzare un percorso personalizzato nel quale vengono definiti i supporti necessari alla realizzazione del successo scolastico degli alunni.
Per
chi vedesse questi strumenti come semplici aiuti, per rendere tutto più facile,
chiedo: chi porta gli occhiali non dovrebbe indossarli perché avvantaggiato? La
domanda è retorica ;)
Le prossime volte cercheremo di approfondire l’argomento parlando di alcuni strumenti compensativi gratuiti utilissimi, cercando anche di capire bene le loro funzioni e come sfruttarli!
Le prossime volte cercheremo di approfondire l’argomento parlando di alcuni strumenti compensativi gratuiti utilissimi, cercando anche di capire bene le loro funzioni e come sfruttarli!
Spero
possa essere un argomento di vostro gradimento. Aspetto anche richieste e/o
domande sull’argomento.
Ricordatevi
che informarsi è il primo passo per sensibilizzare!
Ciao!
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