tag:blogger.com,1999:blog-31269398232097608932024-03-19T09:31:49.421+01:00Piccoli ErroriAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.comBlogger25125tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-81363026695907396542013-12-25T12:32:00.000+01:002013-12-25T12:32:23.093+01:00SINTESI VOCALE: LEGGERE CON LE ORECCHIE!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Oggi parliamo di
un altro strumento compensativo che sta prendendo sempre più piede: la <b>sintesi vocale</b>, la tecnica per la <b>riproduzione artificiale della voce umana</b>.
Il suo funzionamento è molto semplice. Una volta installato sul personal
computer legge ed evidenzia le parole che sta leggendo.</span><span style="background-color: white;">Spesso in classe
ci si affida alla lettura a voce alta e, come consiglio ai ragazzi, viene detto
di utilizzare la stessa tipologia anche a casa, o in classe da soli. Pensiamo
ad un ragazzo dislessico, in casa da solo oppure durante una verifica
“costretto” a leggere un testo. Oppure un bambino disortografico che sta
scrivendo un tema, ma rimane con il dubbio se quello che ha scritto è giusto
grammaticalmente e sintatticamente.</span><span style="background-color: white;">Qui entra in
gioco il sintetizzatore vocale che funziona proprio come un educatore, permettendo
di focalizzare l’attenzione sul significato della frase o sugli errori fatti in
fase di scrittura.</span><span style="background-color: white;">La cosa
fantastica è la possibilità di caricare voci straniere (inglese, francese,
spagnolo, tedesco), permettendo di sentire ed imparare la pronuncia delle
parole. Insomma, un </span><b>aiutante universale</b><span style="background-color: white;">!</span><span style="background-color: white;">Vediamo ora, in
breve, tre programmi con sintesi vocale gratuiti:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span style="background-color: white; text-indent: -18pt;">BALABOLKA: </span><span style="text-indent: -18pt;">Può
leggere testi di documenti DOC, RTF, PDF, HTML, il contenuto degli Appunti di
Windows e testi scritti direttamente dall’utente nella finestra di lavoro. Il
testo letto può essere registrato;</span></li>
<li><span style="background-color: white; text-indent: -18pt;">DSPEECH: </span><span style="text-indent: -18pt;">è un
programma in grado di leggere ad alta voce il testo scritto e di scegliere le
frasi da pronunciare a seconda delle risposte vocali dell'utente. Permette di
selezionare voci diverse e combinarle tra loro per creare dialoghi fra più
voci;</span></li>
<li><span style="background-color: white; text-indent: -18pt;">LEGGIXME (farò un
articolo a parte per spiegare la sua utilità e le enormi potenzialità!)</span></li>
</ul>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Quindi, possiamo
affermare che la sintesi vocale rende il soggetto più <b>autonomo</b> ed <b>indipendente </b>per
gli aspetti legati allo studio e lo rende <b>più
sicuro</b>, aiutando sia la sfera emotiva che quella psicologica. Tutto ciò
porta ad un innalzamento del livello di <b>autostima</b>
e di <b>fiducia in se stessi</b>.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Ricordo
sempre che i ragazzi hanno bisogno di aiuti anche umani, di un educatore che li
possa seguire, soprattutto quando sono le prime volte che utilizzano un
determinato strumento e sono ancora insicuri. Cerchiamo di stargli accanto e di
fargli capire che possono fidarsi e sono in grado di migliorare le loro
capacità!<br />
Buon Natale!<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-10087173927626303272013-12-09T14:14:00.000+01:002013-12-09T14:14:18.993+01:00LA VIDEOSCRITTURA: VEDERE FACILITA LE COSE<br />
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
<img src="http://www.dislessiaassisi.org/wp-content/uploads/2013/10/programmi-di-videoscrittura-300.jpg" /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">La settimana scorsa abbiamo parlato di <a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/11/i-dispositivi-informatici-strumenti.html" target="_blank">dispositivi informatici</a>. Ora ci concentreremo su un elemento che, apparentemente, può sembrare banale, ma è utilissimo per chi ha un disturbo dell'apprendimento: la <b>videoscrittura</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">Con questo termine intendiamo una scrittura effettuata con l'ausilio di un <b>dispositivo dotato di video</b> </span><span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">(computer, tablet, cellulare)</span><span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">, sul quale viene visualizzato il testo.</span><br />
<span style="font-family: sans-serif;"><span style="line-height: 19.1875px;">Prima di passare ad un elenco di programmi gratuiti comprendenti questo strumento compensativo, cerchiamo di capire perché è importante per chi ha tali disturbi.</span></span><br />
<span style="font-family: sans-serif;"><span style="line-height: 19.1875px;">Come sappiamo, i dislessici hanno grosse difficoltà nella lettura, mentre i disgrafici scrivono male e i disortografici commettono diversi errori grammaticali soprattutto quando si tratta di scrivere un testo (ho semplificato).</span></span><br />
<span style="font-family: sans-serif;"><span style="line-height: 19.1875px;">La videoscrittura può aiutarli, in quanto, il programma, tramite <b>controllo ortografico</b> (pensate anche solo a Word o a quando scrivete un messaggio con uno smartphone), <b>sottolinea </b>o<b> evidenzia</b> quelle parole che sono scritte in modo non corretto, <b>segnala</b> eventuali anomalie, come <b>ripetizioni</b>, addirittura, <b>suggerisce</b> in automatico la parola corretta e la <b>sostituisce</b>. Tutto ciò avviene in tempo reale, senza dovere impegnare troppo tempo ed energie nella ricerca dell'errore. </span></span><span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">Viene così eliminato il rischio per il soggetto di non accorgersi di errori gravi e di essere <b>più sicuro</b> quando si elabora un testo o si scrive sotto dettatura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">Ecco ora dei link a software di videoscrittura gratuiti:</span></div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: sans-serif;"><span style="line-height: 19.1875px;"><a href="http://www.abisource.com/" target="_blank">ABIWORD</a>: molto simile a Word, anche per le funzionalità;</span></span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: sans-serif;"><span style="line-height: 19.1875px;"><a href="http://www.openoffice.org/it/" target="_blank">OPENOFFICE</a>: completo e con caratteristiche che lo rendono utile su molti sistemi operativi;</span></span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: sans-serif;"><span style="line-height: 19.1875px;"><a href="https://sites.google.com/site/leggixme/" target="_blank">LEGGIXME</a>: ottimo programma che unisce la videoscrittura, sintesi vocale e lettura di file PDF (approfondiremo le qualità di questo programma nei prossimi articoli).</span></span></li>
</ul>
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">Manca solo una cosa importante da sottolineare. Affinché un soggetto con DSA possa sfruttare al meglio tale strumento compensativo, diventa necessario che riesca ad imparare ad utilizzare nel modo migliore la tastiera, <b>sfruttando tutte e 10 le dita</b> riuscendo così a digitare i tasti corretti nel minor tempo possibile, con sforzi minimi e cercando di non guardare la tastiera (e, quindi, concentrandosi sullo schermo). Perché questo avvenga è <b>necessario esercitarsi quotidianamente!</b></span></div>
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px;">
<div style="text-align: justify;">
A questo proposito, consiglio <a href="http://www.tutoredattilo.it/download.html" target="_blank">TUTOREDATTILO</a>, un software che insegna la tecnica della dattilografia in modo semplice, intuitivo e gratuito. Provatelo anche voi (o usatelo!!!) se volete migliorare sotto questo punto di vista! Vi accorgerete che è veramente molto utile!</div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px; text-align: justify;">
Mi farebbe piacere ricevere qualche commento, domanda su questo o altri argomenti.<br />
Aspetto fiducioso!</div>
<div style="font-family: sans-serif; line-height: 19.1875px; text-align: justify;">
Ciao!</div>
</span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.1875px;"><br /></span></div>
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.1875px;"></span>
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.1875px;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-14760174048112275902013-11-23T13:46:00.001+01:002013-11-23T13:46:07.734+01:00I DISPOSITIVI INFORMATICI: STRUMENTI COMPENSATIVI PER ECCELLENZA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhypT_SKhBtZSebpK6N2-RKvaCJCbk2V3xsr3TRDe0h0CY3uB0a27a1D1lGiMcy6qkKuBJyw_t5Brm0zuJCYAwGqeolv9TCiO05HYImRhCkg0bdoym1_TJCjkkFs8dX-rso5rM1Ce6CIGk/s1600/pc.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhypT_SKhBtZSebpK6N2-RKvaCJCbk2V3xsr3TRDe0h0CY3uB0a27a1D1lGiMcy6qkKuBJyw_t5Brm0zuJCYAwGqeolv9TCiO05HYImRhCkg0bdoym1_TJCjkkFs8dX-rso5rM1Ce6CIGk/s200/pc.jpg" width="195" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Settimana scorsa abbiamo introdotto i concetti di
<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/11/evviva-gli-strumenti-compensativi.html" target="_blank">strumenti compensativi e dispensativi</a>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Questa volta parliamo degli strumenti
compensativi più importanti ed utilizzati: <b>i
dispositivi informatici</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Le tecnologie informatiche prendono sempre più
piede, il loro sviluppo è continuo e costante ed aumentano le loro
funzionalità. Computer, tablet, cellulari, fanno parte del nostro vivere
quotidiano, tanto che difficilmente se ne riesce a fare a meno. Li usiamo per
qualsiasi cosa, anche perché comodi: permettono di scrivere, leggere, cercare,
memorizzare e inviare dati, creare relazioni, giocare … Sono mezzi completi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Per tutte queste loro caratteristiche possiamo affermare
che sono <b>strumenti compensativi che ne
contengono altri:</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span style="background-color: white; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"><b>Programmi di videoscrittura</b> con correttori
ortografici (ad esempio Word, ma ce ne sono molti altri);</span></li>
<li><span style="background-color: white; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"><b>Sintesi vocali</b> (tecniche per la riproduzione
virtuale della voce umana, disponibili anche gratuitamente);</span></li>
<li><span style="font-family: Symbol; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;"><b> </b></span></span><span style="background-color: white; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"><b>Libri digitali</b> (sempre più diffusi);</span></li>
<li><span style="background-color: white; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;">Programmi per realizzare <b>mappe concettuali</b>;</span></li>
<li><span style="background-color: white; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"><b>Enciclopedie informatiche</b> multimediali e Internet
(per ricerche di qualsiasi tipo);</span></li>
<li><span style="background-color: white; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"><b>Vocabolari multimediali</b> (in lingua, sinonimi e
contari).</span></li>
</ul>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">I soggetti con DSA dovrebbero essere spinti all’utilizzo <b>intelligente</b> di questi strumenti, in
quanto sono un supporto positivo ed efficace perché consentono di potenziare i
processi e le competenze con strategie e strumenti alternativi a quelli
tradizionali. Sono in grado, quindi, di compensare intervenendo in modo
alternativo ma funzionalmente equivalente e permettono di utilizzare contenuti
già disponibili (senza bisogno di crearli tutte le volte).<span style="background: white;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Esempi pratici. Come sappiamo, i dislessici
incontrano difficoltà nella lettura. Con i libri digitali e una sintesi vocale,
è possibile bypassare il problema della lettura, affibbiando questa incombenza
al dispositivo informatico. Oppure è possibile aiutare un disgrafico nella fase
di elaborazione di un testo o quando è necessario prendere appunti,
permettendogli di utilizzare un programma di videoscrittura con correttore
ortografico e, perché no, associato anche ad una sintesi vocale in grado di
leggere quanto viene scritto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">E questi sono solo alcuni esempi semplici e
pratici, ma se ne potrebbero fare molti altri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Ricordo che lo <b>scopo</b> deve essere quello di <b>aiutare
ad apprendere</b> ma, anche aumentare il grado di <b>autonomia</b> (sia per studio che per compiti), portando alla
costruzione di un <b>metodo di studio
personale</b>. Proprio questi strumenti consentono di organizzare con facilità
le informazioni e gli argomenti, permettendo di <b>ascoltare, riassumere, sintetizzare, schematizzare </b>e<b> memorizzare</b> (anche con il supporto di
immagini).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Per aiutare chi ha un disturbo
dell’apprendimento, si può partire con il regalargli un bel computer portatile.
Il secondo passo (qui ritorna l’importanza delle figure educative) sarà quello
di fargli capire come questo strumento <b>può
essere un amico</b>, in grado di compensare le difficoltà, se sfruttato nel
modo più appropriato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Ci sarebbero molte altre cose da dire sull’argomento,
ma diventerebbe un articolo troppo lungo. Nei prossimi articoli andremo sempre
più nello specifico, conoscendo diversi strumenti compensativi che potrete
utilizzare (o far usare) nel momento del bisogno.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Ciao! <o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-49963837354016187722013-11-16T01:18:00.000+01:002013-11-16T01:18:23.493+01:00EVVIVA GLI STRUMENTI COMPENSATIVI!<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBqzw06I_DZi2QeFK7vyrYQIiTL2laB6zi76oWcYEOuBUSeYUvEXSNkHfy2HZLkMUd6FXQAlL8l5YK4Df6vykLxdbaV-7n31hJIOIMEP465wm4o9lcp24oXS3suMbNoAr5zvMttVPLb90/s1600/libri_parlanti-3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBqzw06I_DZi2QeFK7vyrYQIiTL2laB6zi76oWcYEOuBUSeYUvEXSNkHfy2HZLkMUd6FXQAlL8l5YK4Df6vykLxdbaV-7n31hJIOIMEP465wm4o9lcp24oXS3suMbNoAr5zvMttVPLb90/s1600/libri_parlanti-3.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Da oggi, partiamo con un argomento che ci permetterà di capire più a fondo come poter aiutare quanti
hanno Disturbi Specifici dell’Apprendimento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Partiamo
con una definizione. Come dice la parola stessa, gli <b>strumenti</b> <b>compensativi</b>
sono dei mezzi, dei dispositivi, i quali permettono di <b>compensare</b> la debolezza che deriva dal disturbo, facilitando
l’esecuzione dei <b>compiti automatici</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Degli
esempi pratici sono la <b>sintesi vocale</b>
per un dislessico, la <b>calcolatrice</b>
e/o le <b>tabelline</b> per un discalculico
e il computer per tutti i disturbi … E ce ne sono molti altri!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">A
questi si affiancano le <b>misure
dispensative</b>, le quali si riferiscono all’<b>esenzione</b>, quindi alla dispensa, <b>da </b>alcune <b>prestazioni</b>
(lettura ad alta voce, effettuare calcoli a mente), a <b>tempi personalizzati</b> di realizzazione delle attività (più tempo per
eseguire un compito) e ad una <b>valutazione</b>
che tiene conto principalmente <b>del
contenuto</b> (e non della forma). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Questi
due elementi messi insieme consentono ai soggetti con DSA di poter apprendere
con serenità e mettere in mostra le loro qualità, riuscendo anche a migliorare
il loro disturbo. <o:p></o:p></span><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 16px;">Spesso vengono indicate nel PDP, </span><b style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 16px;">Piano Didattico Personalizzato</b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 16px;">, un <b>contratto</b> fra docenti, scuola e famiglia per individuare ed organizzare un <b>percorso personalizzato</b> nel quale vengono definiti i supporti necessari alla realizzazione del successo scolastico degli alunni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Per
chi vedesse questi strumenti come semplici aiuti, per rendere tutto più facile,
chiedo: chi porta gli occhiali non dovrebbe indossarli perché avvantaggiato? La
domanda è retorica ;)<br />
Le prossime volte cercheremo di approfondire l’argomento parlando di alcuni
strumenti compensativi gratuiti utilissimi, cercando anche di capire bene le
loro funzioni e come sfruttarli!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Spero
possa essere un argomento di vostro gradimento. Aspetto anche richieste e/o
domande sull’argomento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Ricordatevi
che informarsi è il primo passo per sensibilizzare!<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12.0pt;">Ciao!<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-14610339061010460852013-05-25T19:49:00.000+02:002013-05-25T19:49:25.192+02:00DISGRAFIA: QUANDO TUTTO DIVENTA ILLEGIBILE<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Dopo due settimane di attesa, ecco l’articolo sulla
disgrafia! Partiamo dalle attività svolte.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcrBlrnL-3iMadRaisfGcjsfG57sKDzkYip7xxCZpyAErV9IRAnwsYXUQfcgB498sLnbe5KmnCgdwN8c1vp-lCW2x-pGTrlNK2SvHtpk_zOeyrdFe6qVBt6vl2iZJVEyqyT686aN2-5Ho/s1600/Scritte.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcrBlrnL-3iMadRaisfGcjsfG57sKDzkYip7xxCZpyAErV9IRAnwsYXUQfcgB498sLnbe5KmnCgdwN8c1vp-lCW2x-pGTrlNK2SvHtpk_zOeyrdFe6qVBt6vl2iZJVEyqyT686aN2-5Ho/s320/Scritte.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">In molte si vede che <b>la qualità della scrittura non è per niente buona</b>. Il tratto non è
sicuro, spesso mosso. Alcune lettere addirittura non si chiudono nemmeno! Per
non parlare del mio (quello in rosso), dove le lettere sono scritte male e la
grandezza varia. Alcuni hanno specificato che hanno dovuto <b>scrivere piano</b>, per cercare di rendere il tutto più bello ed, ovviamente,
<b>leggibile</b>, evitando di commettere
errori. Far usare il mouse, il quale non permette un perfetto controllo della
penna/pennarello digitale (creando non poche difficoltà), aveva proprio
l’intento di rendere difficile la realizzazione di una scrittura di qualità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: red;">VELOCITÀ</span></b><span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">, </span><b><span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: red;">LEGGIBILITÀ</span></b><span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"> e </span><b><span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: red;">QUALITÀ</span></b><span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"> della scrittura sono i tre fattori da
analizzare quando si vuole verificare se un soggetto è disgrafico e a che
livello. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white;">Ma
che cos’è la disgrafia? È la <b>difficoltà nella riproduzione dei segni grafici
</b>(lettere e numeri), in assenza di deficit intellettivi o neurologici
(caratteristica quest’ultima che riguarda tutti i DSA).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
Essa,
quindi, non riguarda l’aspetto linguistico o le regole ortografiche e
sintattiche (che rientrano nella disortografia), bensì <b>ha a che fare con
l’aspetto motorio e spaziale</b>.<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
La<span class="apple-converted-space"> </span>mano<span class="apple-converted-space"> </span>dei disgrafici (soprattutto dei bambini) scorre con <b>fatica</b> sul piano di scrittura e l'impugnatura della<span class="apple-converted-space"> </span>penna<span class="apple-converted-space"> </span>è spesso scorretta. La capacità di utilizzare lo spazio a
disposizione per scrivere (rispetto dei margini, spazio tra lettere e parole,
mancato rimanere all’interno della riga) è, solitamente, molto ridotta. In
alcuni casi la scrittura procede da destra verso sinistra. La copia di parole e
di frasi è scorretta; quella dalla<span class="apple-converted-space"> </span>lavagna<span class="apple-converted-space"> </span>è ancora più difficile, in quanto il bambino deve portare
avanti più compiti contemporaneamente: distinzione della parola dallo sfondo,
spostamento dello sguardo dalla lavagna al foglio, riproduzione dei grafemi. Le
<b>dimensioni</b> delle lettere <b>non</b> sono <b>rispettate</b>, la <b>forma</b> è <b>irregolare</b>, i <b>legami</b>
tra le lettere risultano <b>scorretti</b>. Queste difficoltà si ripercuotono anche in
altre materie, come la matematica, nella scrittura dei numeri, nel loro
incolonnamento e nella realizzazione di tabelle o grafici (anche con il
righello).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
La <b>scrittura</b> risulta così <b>incomprensibile</b>,
non solo per gli insegnanti, i genitori o gli educatori, ma anche per il
bambino/soggetto stesso che non può nemmeno auto correggersi o leggere e studiare quanto
da lui scritto. In più, il grande impegno sfocia in stanchezza e può portare crampi
o dolori muscolari alla mano, accompagnati da frustrazione e rabbia nel vedere
che gli altri compagni con meno fatica ottengono risultati nettamente migliori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
Anche in questi casi <b>il nostro aiuto può
essere determinante!</b> Lo <b>stargli accanto</b>, con pazienza, <b>incoraggiandolo</b> e
sostenendolo, è sempre un ottimo modo per spronarlo a provare. È possibile
evitare di fargli scrivere tanto (i classici “riscrivi questa pagina” o “scrivi
tutto l’alfabeto 10 volte” sono inutili, così non migliorerà), magari sgravandolo
da verifiche composte da domande aperte o da compiti pieni di tabelle e grafici
da disegnare. <b>Permettere di utilizzare il computer</b> in classe e per i compiti a
casa è la soluzione migliore perché, in questo modo, il soggetto può
concentrarsi su quello che sta scrivendo e non sul come. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: .75pt; text-align: justify;">
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Spero che abbiate compreso anche questo
tipo di difficoltà e che l’articolo possa soddisfarvi. Ci sarebbero altre cose da dire. Ma queste informazioni sono sufficienti per comprendere tale disturbo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Segnalo questo sito dedicato interamente a questo argomento </span><a href="http://www.disgrafie.com/">http://www.disgrafie.com/</a><span style="background: white; color: #333333;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; text-align: justify;">
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Condividete se pensate possa essere un
articolo utile! Grazie! Ciao!<o:p></o:p></span></div>
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-size: 12pt;">Ps: voglio ringraziare </span><b><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-size: 12pt;">PAOLA SAVIOLA</span></b><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-size: 12pt;"> grafologa, rieducatrice della scrittura, esperta nel trattamento delle disgrafia,
per alcune informazioni fornitemi e che, in parte, sono state inserite in
questo articolo. Grazie!</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-8810749725873294922013-05-11T18:21:00.000+02:002013-05-13T02:12:11.982+02:00DISGRAFIA: PROVIAMO A CAPIRLA<div style="text-align: justify;">
Ciao a tutti!</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se lontano dall'Italia in questo momento (Estonia per la precisione), ho voluto ritagliarmi del tempo da dedicare al progetto!</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi introduciamo la disgrafia, ovviamente attraverso un'attività! </div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che vi chiedo di fare è aprire PAINT o programmi simili sul vostro pc, tablet o Smartphone, scrivere il vostro nome con il mouse, pennino o, se non avete nessuno dei due, con le dita, fare uno screenshot e postarlo su uno dei canali di piccoli errori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se possibile, non effettuate correzioni e scrivete come commento se e quali difficoltà avete incontrato. </div>
<div style="text-align: justify;">
È un'attività che chiede poco tempo e sembra divertente...quindi provateci!</div>
<div style="text-align: justify;">
Buon week-end!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao!</div>
<div style="text-align: justify;">
Instagram: <a href="http://instagram.com/piccolierrori">instagram.com/piccolierrori</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Facebook: <a href="http://www.facebook.com/piccolierrori">www.facebook.com/piccolierrori</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Twitter: <a href="http://www.twitter.com/piccolierrori">www.twitter.com/piccolierrori</a><br />
Google Plus: <a href="https://plus.google.com/u/0/116593597277309940941/posts">https://plus.google.com/u/0/116593597277309940941/posts</a><br />
Gmail: <a href="mailto:piccolierrori@gmail.com">piccolierrori@gmail.com</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-59475911676805556442013-05-03T22:22:00.001+02:002013-05-03T22:22:54.665+02:00DISORTOGRAFIA: c'è la soluzione!<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
"Ci vediamo mercoledì scorso",
“Papà e cotnento”, “Entrare a d’agio”, “Pazeinti”, “Tonte in corso” (e non
Torte in corso), “La passacanta” (anziché cassapanca), “Giunio”, “Picanti”, “Tranne”
(anziché trarne”), “La Saggio” (invece di “l’assaggio”), “Ritono” (al posto di
ritorno), “All’etto” (e non “a letto”), “lorgoglio”... Sono tutti errori
presenti sulla pagina <a href="http://www.facebook.com/piccolierrori" target="_blank">Facebook di Piccoli Errori</a> che possono essere considerati
come errori disortografici. Non fraintendete! Questi, al 99%, sono stati commessi
per distrazione. Ma se li commettiamo noi, a maggior ragione ha il diritto di
commetterli chi ha disturbi. Non trovate?</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Ma cos’è la disortografia? È un disturbo<b> riguardante la scrittura, </b>intesa come<b> abilità di
codifica fonografica e competenza ortografica</b>.<b> </b>È, quindi, la
difficoltà a tradurre correttamente i suoni in simboli grafici, ovvero una
difficoltà nell’ortografia, che provoca:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-style: italic; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]-->Confusione
tra<b> fonemi simili</b>: <b>F</b> e <b>V</b>, <b>T</b> e <b>D</b>, <b>B</b> e <b>P</b>, <b>L</b> e <b>R</b>; <i><o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]-->Confusione
tra<b> grafemi simili</b><b>:</b> <b>b </b>e <b>p</b>, <b>d </b>e <b>q</b>,
<b>m </b>e <b>n</b>; </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--><b>Omissioni, </b>come nell’<b>uso delle doppie </b>(<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-style: normal;">chiodo</span></em><span class="apple-converted-space"><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">/</span><em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-style: normal;">ciodo</span></em><i>, </i><em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-style: normal;">ghiro</span></em><span class="apple-converted-space"><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">/</span><em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-style: normal;">giro, palla/pala</span></em>);<b> </b></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--><b>Inversione di lettere</b><i> </i>(es. <b>al </b>invece di <b>la</b>);</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--><b>Troncamenti</b>, ovvero mancanza dell’ultima
parte della parola;</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--><b>Fusioni </b>o<b> separazioni </b>sbagliate<i>
</i>delle parole;</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]-->Nel <b>ricordare
le regole grammaticali</b><i> </i>(errori
nelle doppie, nell’uso di H, punteggiatura…);</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Arial; mso-fareast-font-family: Arial;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]-->Nell’<b>uso
degli accenti</b> (e/è).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A questi problemi si aggiungono
la difficoltà nella <b>coordinazione
visuo/spaziale</b> e la <b>lentezza</b>
nella produzione. I soggetti con tale disturbo avranno quindi <b>problemi a comporre</b> e <b>copiare</b> testi e scrivere correttamente
sotto <b>dettatura</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma, come sempre, possiamo
aiutarli! Dobbiamo consigliare, fornire ed insegnare ad utilizzare gli
strumenti corretti. Infatti, i disortografici <b>sono in grado di correggersi</b> se possono ascoltare quello che hanno
prodotto. Permettere l’<b>utilizzo del
computer</b> in classe e per svolgere i compiti scritti,<b> </b>con<b> </b>installati software
che consentono di poter riascoltare quanto creato (ad esempio LeggiXme),<b> </b>è un passo importante. È necessario
concedergli tempo, lasciarli scrivere con tranquillità. Per quanto riguarda le
verifiche, è importante <b>privilegiare i
contenuti</b> anziché la forma.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma non è finita qui. Ci sono
anche dei software fatti apposta per esercitarsi e ridurre tali difficoltà. Io
ne ho trovato uno gratuito cercando su Internet (<a href="http://www.webalice.it/gpiotti/presentazione_testi/index.htm" target="_blank">LA CASA DELLE PAROLE</a>),
ma ce ne sono anche altri prodotti da case specializzate (come la Erickson) ben
fatti ed utili.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Insomma, informarsi prima di
tutto! Subito dopo è necessario mettere in pratica quanto si è appreso,
capendo tali difficoltà e cercando i modi migliori per essere d’aiuto. <br />
Io spero di esserci riuscito! ;)</div>
<span style="font-size: 12pt;">Ciao!</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-15781350174653964202013-04-27T16:29:00.000+02:002013-04-27T16:29:16.878+02:00INTRODUCIAMO LA DISORTOGRAFIA!<br />
<div style="text-align: justify;">
Ciao a tutti!</div>
<div style="text-align: justify;">
Trattate dislessia e discalculia, da oggi iniziamo ad occuparci di disortografia.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Sapete che mi piace introdurre un tema facendovi fare qualcosa... Ma questa volta niente attività, o gioco, bensì un video. Dura poco, ma è molto significativo.</div>
<div style="text-align: justify;">
La spezzone è tratto dal film "Stelle sulla terra". Guardatelo e ascoltate con attenzione, perché è molto istruttivo ed introduce bene la tematica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/eCQvzaNo4CA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una cosa adesso potete farla. Se vi è piaciuto, giratelo a chi volete voi. In questo modo contribuirete attivamente ad informare sui disturbi specifici dell'apprendimento!</div>
<div style="text-align: justify;">
Settimana prossima approfondiremo la disortografia.<br />Rimango sempre a disposizione per qualsiasi domanda, curiosità, critica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Buona settimana!<br />Ciao!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-77249579711506871492013-04-20T14:10:00.000+02:002013-04-20T14:10:54.035+02:00DISCALCULIA: RINFORZO POSITIVO E STRUMENTI COMPENSATIVI<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come previsto oggi parleremo
degli strumenti compensativi utili ai discalculici, per riuscire ad affrontare
le loro difficoltà legate ai numeri e alla matematica.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Voglio partire presentando le
compensazioni utilizzate da chi ha partecipato ai giochi (<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/04/lentezza-fatica-e-pressione-la.html">Lentezza,
fatica e pressione… la discalculia</a>), per farvi notare che tutti noi, quando
abbiamo delle difficoltà in qualsiasi campo, cerchiamo dei modi per affrontarle
(cosa giustissima!).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel gioco <a href="http://www.gamesforthebrain.com/italian/numberhunt/">CACCIA AI NUMERI</a>
i metodi più utilizzati per facilitare il conteggio sono stati sommare le
coppie “amiche del <st1:metricconverter productid="10”" w:st="on">10”</st1:metricconverter>,
i numeri uguali oppure <b>sommare con le
dita</b>. È bello pensare che c’è ancora chi usa questo modo che, può creare
delle prese in giro, ma è il più naturale e semplice che esista!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel gioco <a href="http://www.giochiapalla.com/giochi/22151-Number-cruncher.html">NUMBER
CRUNCHER</a>, nel tentativo di digitare più numeri possibili ad alta velocità,
vi siete sbizzarriti. C’è chi ha provato ad imparare a memoria una sequenza e
poi digitava guardando la tastiera; qualcun altro ha provato a <b>ripetere i</b> <b>numeri ad alta voce</b>; un altro teneva lo sguardo fisso sulla
tastiera. Ma, il metodo più utilizzato è stato quello di schiacciare i tasti
senza guardarli… Anche se è un <b>“trucco”
utilizzabile solo da chi ha una certa dimestichezza con</b> la tastiera, <b>lo strumento che si sta usando</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una cosa fondamentale quando si ha
a che fare con un soggetto con discalculia (e, in generale, con DSA), è <b>farlo ragionare con calma</b>,
concedendogli anche <b>tanto tempo</b>, facendogli
capire che l’importante non è finire l’intero compito o verifica, ma eseguire
in modo corretto quello che riesce a fare. Lo stesso vale per gli esercizi
fatti a casa. Devono essere pochi, ma mirati sull’argomento, in modo che il
ragazzo possa allenarsi sapendo di poter lavorare senza fretta. Se siamo di
fianco a lui, <b>lasciamo anche che sbagli</b>
per correggerlo successivamente e spiegargli bene l’errore commesso. Lasciarlo
riflettere è importante anche perché potrebbe <b>autocorreggersi</b>, dimostrando di aver capito ed ottenendo <b>rinforzi positivi</b> (si accorge di essere
in grado, di potercela fare!). L’aspetto psicologico è importantissimo in
questi casi, quindi mai sottovalutarlo! </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda gli strumenti
compensativi lasciamo che usino <b>tabelle</b>
(es. per effettuare le equivalenze) o <b>formulari</b>
(es. quelli di geometria con formule dirette e inverse). È consentito anche
l’utilizzo della <b>linea dei numeri</b>,
che facilita la rappresentazione e il collocamento spaziale dei numeri stessi, della
<b>tavola pitagorica</b> per le tabelline
(sia per moltiplicazioni che per divisioni), di <b>facilitatori per l’incolonnamento dei numeri</b> (anche utilizzare
colori diversi per unità, decine e centinaia può essere utile) e della <b>calcolatrice</b>. L’utilizzo di quest’ultimo
strumento dipende anche dagli obiettivi posti al soggetto: alle elementari, dove
si punta molto su far imparare i passaggi dando una struttura, sarà più
limitato rispetto alle medie, dove l’attenzione sarà focalizzata sulla logica. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In caso di problemi matematici e
di geometria, oltre che permettere l’utilizzo degli strumenti sopra citati, è
buona norma <b>far sottolineare i dati</b>,
permettendo la <b>rilettura</b>. Sempre per
una questione di aiuto, <b>l’utilizzo di
immagini</b> di qualsiasi tipo sicuramente agevolano.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ricordiamoci che i discalculici
non riescono ad attivare quei “magazzini” che consentono una decodifica
immediata di semplici calcoli numerici… Anzi, loro <b>spendono molte energie</b> attentive per cercare di ricordare/trovare
la soluzione!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Proprio per evitargli questo
sforzo inutile (inutile perché ha un disturbo) bisogna porsi come scopo quello
di far esercitare il ragazzo il più possibile con tali strumenti, affinché
riesca a raggiungere un certo grado di <b>dimestichezza
</b>(vi ricorda qualcosa???)<b> ed
autonomia</b> che, sicuramente, gli infonderà sicurezza, tranquillità e voglia
di fare. E, se vediamo che utilizza le dita per contare, non guardiamolo male o
non diciamogli “non si fa”, ma incoraggiamolo perché anche questo è un <b>“trucco positivo”</b> che può essere <b>utile a superare paure e difficoltà</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Spero vi sia piaciuto e possiate
ritenerlo utile! Sono sempre a disposizione (<a href="mailto:piccolierrori@gmail.com">piccolierrori@gmail.com</a>) per
qualsiasi cosa. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ciao!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
PS: per chi ha tempo consiglio anche questa lettura <a href="http://www.lescienze.it/news/2003/11/17/news/quando_la_matematica_e_un_problema-587355/" target="_blank">"Quando la matematica è un problema"</a> per capire quanto è cambiato in 10 anni!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-42466500734741786702013-04-12T18:27:00.001+02:002013-04-12T18:32:34.823+02:00DISCALCULIA: UN MONDO DI DIFFICOLTA'<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver visto cosa si prova (<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/04/lentezza-fatica-e-pressione-la.html" target="_blank">"Lentezza, fatica e pressione... la discalculia"</a>),
possiamo parlare teoricamente della discalculia. Essa è un disturbo specifico dell'apprendimento<span class="apple-converted-space"> </span>(DSA):</div>
- Si può definire come un disturbo delle abilità
numeriche e aritmetiche;</div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 19.2pt; mso-list: l1 level1 lfo1; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
- Si manifesta in soggetti a sviluppo tipico, di
intelligenza normale e che non hanno subito danni neurologici;</div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 19.2pt; mso-list: l1 level1 lfo1; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
- Può presentarsi associata ad altri disturbi
dell'apprendimento, ma non ne è la causa.</div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 1.2pt; text-align: justify;">
I
discalculici non riescono a raggiungere adeguati livelli di rapidità e
correttezza, avendo difficoltà:</div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nella lettura e scrittura dei numeri (vengono scritti al contrario o non
si capiscono); <span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nella memorizzazione dei fatti numerici
(tabelline, sequenza dei numeri – avanti e indietro-);<span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nel ricordare numeri <span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">complessi come quelli con lo zero o composti da molte cifre;</span><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nell'esecuzione delle procedure di calcolo
(calcoli a mente anche facili);<span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nel mettere i numeri in colonna; <span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nel ricordare i vari passaggi di un’operazione
nel giusto ordine; <span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nel riconoscere i simboli matematici; <span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nel comprendere la struttura interna del numero
composto da unità, decine, centinaia etc.;<span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 16.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo2; tab-stops: list 16.5pt; text-align: justify; text-indent: -16.5pt; vertical-align: baseline;">
- Nel comprendere problemi matematici alla prima
lettura (ma anche alle successive).<span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div style="text-align: justify;">
Tutti noi possediamo nella nostra mente dei
“magazzini”, dove è possibile codificare il risultato di semplici calcoli
numerici; ciò consente di recuperare questi risultati in tempi brevissimi e
soprattutto senza dover ogni volta eseguire operazioni di conteggio. Bambini
normalmente efficienti risolvono il calcolo 3×4 in tempi inferiori al secondo e
senza dover ricorrere a forme di conteggio (3×1=3, 3×2=6 ecc.; oppure 3+3+3+3).
Questa abilità consente di svolgere il calcolo in automatico, senza il
dispendio di energia attentiva.</div>
</div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div style="text-align: justify;">
Questi processi sono automatismi, esattamente come è
un automatismo la lettura. Nel momento in cui “vediamo” i numeri, il nostro
cervello ha già a disposizione dei “pacchetti di risposte” già confezionati. Nei
discalculici, questi pacchetti sono sempre aperti.</div>
</div>
<div style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">È bene sottolineare che<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">non basta avere delle
difficoltà in matematica </span></strong><strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">per essere definiti discalculici</span></strong><span class="apple-converted-space"><b><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"> </span></b></span>ma è
necessario che siano rispettati dei parametri condivisi dalla comunità
scientifica.</span> <span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Sono molti i bambini che non
amano la matematica e che hanno delle comuni difficoltà ma con degli sforzi ed
esercizio riescono prima o poi ad arginarle e a superare il problema. Invece, per
alcuni bambini<b> questi sforzi diventano
immani</b>, in quanto ogni volta che affrontano un problema, le abilità di base
sono comunque da rivedere e non sono “già disponibili” in memoria. </span><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">È per questo che chi è affetto da discalculia spesso conta sulle
dita, a volte <b>con vergogna,
nascondendosi</b>, perché si sentono diversi, giudicati o incapaci.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<div style="text-align: justify;">
Sintomi precoci (in età prescolare e nei primi anni di
elementari) di un possibile disturbo possono essere la significativa difficoltà
ad enumerare all'indietro da <st1:metricconverter productid="20 a" w:st="on">20
a</st1:metricconverter> 0, difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad
una cifra, difficoltà ad eseguire l’addizione di numeri in coppia ( 2+2, 3+3,
4+4, 5+5). <span style="background: white;">Per molti non c’è differenza tra 16 e
61 o tra 263 e 632, poiché loro, pur essendo in grado di denominare le singole
cifre, non riescono ad attribuire significato alla loro posizione all'interno
dell’intero numero.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<div style="text-align: justify;">
Come si possono compensare questi problemi? Lo vedremo
nell'articolo della prossima settimana. Se qualcuno ha delle domande, oppure
vuole sapere qualcosa in più basta scrivermi!</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<div style="text-align: justify;">
Diffondete affinché si sappia sempre di più sui DSA! Ciao!</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-66983765986639757522013-04-06T13:00:00.002+02:002013-04-06T13:00:30.446+02:00LENTEZZA, FATICA E PRESSIONE... LA DISCALCULIA<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Ciao a tutti!</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Dopo una sosta di due settimane (dovuta alla pausa
pasquale) ecco un articolo sulla <b>discalculia</b>.
Più precisamente sui sentimenti, le emozioni che può provare chi vive con tale
disturbo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHMRn38iS03qZ4wnqs3Axv8qnlE5pnQfDRBfYfDpnhmzVHi0NoHzKPiyIiJNyopAxvdb5VKU2yYC3o4wjRrlZEp8U1yhDy5qrbbjmva6NxYAGGBHWT_81YZ7JzJ65H0UVmtWQG1Mj7Hr8/s1600/cruncher.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHMRn38iS03qZ4wnqs3Axv8qnlE5pnQfDRBfYfDpnhmzVHi0NoHzKPiyIiJNyopAxvdb5VKU2yYC3o4wjRrlZEp8U1yhDy5qrbbjmva6NxYAGGBHWT_81YZ7JzJ65H0UVmtWQG1Mj7Hr8/s400/cruncher.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Partiamo sempre dai risultati delle attività proposte (<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/03/discalculia-proviamo-con-dei-giochi.html" target="_blank">Attività discalculia</a>). Per quanto riguarda il primo gioco, su 6 risposte ricevute, ci sono stati due
70, due 80 e due 90, per una media punti pari a 80. Per il secondo, come
dimostra il grafico, le cose sono ben diverse. Dei 9 di voi che hanno giocato,
per una media di 459,56 punti (linea rossa), soltanto 3 sono riusciti a
rimanere sopra questo valore.</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Analizziamo tutto l’insieme. Ci sono state meno risposte
per il primo gioco. Perché? Forse perché <b>più
difficile</b>, <b>più matematico</b>? <b>Maggiore paura di fare brutta figura</b>?
Con il secondo si andava abbastanza sul sicuro, perché il punteggio sarebbe
state sicuramente “alto” (dai <st1:metricconverter productid="300 in" w:st="on">300
in</st1:metricconverter> su). E poi, tutti abbiamo un pc a casa e siamo in
grado di ricordare dove sono i numeri sulla tastiera. Nel primo gioco è
necessario ragionare, mettersi alla prova, rischiare di <b>sentirsi inadeguati</b>. Il secondo è più meccanico, più veloce, più
rassicurante. </div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Tra le difficoltà incontrate nel primo gioco rientrano il<b> ricordare i numeri già contati</b>, <b>memorizzarli</b>, <b>rimanere concentrati</b> nonostante le sovrapposizioni. Per il secondo,
i PROBLEMI riguardano il <b>premere i tasti
corretti</b>, riuscire a <b>guardare
velocemente</b> schermo e tastiera e <b>leggere
i numeri ad alta velocità</b>… visto anche “l’inesorabile <b>scorrere del tempo</b>”. </div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Anche a livello di emozioni, le cose risultano
interessanti. “Mi sentivo <b>lenta</b>, <b>ho rinunciato</b>”, <b>frustrazione</b>, <b>disagio</b>, <b>nervosismo</b>, <b>confusione</b>… e ancora “Mi sentivo una macchina”, <b>fatica</b>,
<b>pressione</b>, <b>odio</b>… LA MATEMATICA FA ANCHE PAURA! (<a href="http://www.comecalcolare.com/2013/03/21/perche-la-matematica-fa-paura" target="_blank">Articoli sull’argomento</a>).</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Se troviamo noi (io per primo!) queste complicazioni, come
possiamo pretendere che non si riscontrino in ragazzi, per di più con un
disturbo come la discalculia che comprende difficoltà nella lettura e scrittura
dei numeri, nella memorizzazione
dei fatti numerici, nell’esecuzione delle procedure di calcolo<i>,
</i>nel mettere i numeri in colonna, nel ricordare i vari passaggi di
un’operazione nel giusto ordine, nel riconoscere i simboli matematici, nel
comprendere la struttura interna del numero composto da unità, decine,
centinaia etc?</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Non pensate sia il caso di informare insegnanti,
professori, educatori che ogni giorno potrebbero avere davanti soggetti con
tali disturbi, ma non sanno cosa provano se non inseriti in un contesto di
aiuto e comprensione? Rileggete più e più volte le parole in grassetto e fate
qualcosa affinché molti vengano informati sui DSA e sulle difficoltà oggettive
ed emotive che suscitano. <br />
Settimana prossima, articolo più tecnico sempre sulla discalculia. Conto sul
vostro appoggio! </div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Ciao!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-80482211589438289892013-03-23T13:06:00.003+01:002013-03-23T13:14:59.304+01:00DISCALCULIA? PROVIAMO CON DEI GIOCHI<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjInXvCInIv5JkCTz-eGODrEN9RUv8s4MU1EFB76FtLryLaYfhMvjZTEDKmVWPCs-GgnXdZWdjUHFU2qCK_zsSQUdKJUj6gPXhwyvDUBClZklrpo85qvYAQ2JwzvF5d8_6geGaGYWlsduE/s1600/numeri.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjInXvCInIv5JkCTz-eGODrEN9RUv8s4MU1EFB76FtLryLaYfhMvjZTEDKmVWPCs-GgnXdZWdjUHFU2qCK_zsSQUdKJUj6gPXhwyvDUBClZklrpo85qvYAQ2JwzvF5d8_6geGaGYWlsduE/s1600/numeri.jpg" /></a></div>
Dopo aver approfondito la dislessia, oggi vorrei proporvi dei giochi che ci permetteranno di introdurre la discalculia. Tramite le seguenti attività, potremo entrare nell'ottica di chi ha di tale disturbo dell'apprendimento. Io ne propongo due, voi potete decidere se farli entrambi (maggiore divertimento per voi ;) ). Rispondete comunque alle domande poste sotto.<br />
<br />
1- <a href="http://www.gamesforthebrain.com/italian/numberhunt/" target="_blank">CACCIA AI NUMERI</a>: è molto intuitivo. Compariranno dei numeri in movimento, voi dovete scrivere il risultato nel minor tempo possibile. E' un gioco che potrebbe non avere fine, andate avanti finché ve la sentite (10 volte può bastare). <a href="http://www.gamesforthebrain.com/italian/numberhunt/">http://www.gamesforthebrain.com/italian/numberhunt/</a>;</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
2 - <a href="http://www.giochiapalla.com/giochi/22151-Number-cruncher.html" target="_blank">NUMBER CRUNCHER</a>: anche questo molto semplice a livello di regole. Dovete digitare i numeri che compariranno, in sequenza sullo schermo, il più veloce possibile <a href="http://www.giochiapalla.com/giochi/22151-Number-cruncher.html">http://www.giochiapalla.com/giochi/22151-Number-cruncher.html</a>;</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le domande a cui rispondere sono le seguenti:<br />
1- A quali giochi hai partecipato (1, 2)?<br />
2- Punteggi (tempo) prima partita?</div>
<div style="text-align: justify;">
3- Punteggi (tempo) di un'eventuale seconda partita?</div>
<div style="text-align: justify;">
4- Quali difficoltà hai incontrato?<br />
5- Quali emozioni (sentimenti) hai provato?<br />
6- Hai utilizzato qualche metodo per facilitarti le cose (es. guardare i tasti, conteggio con dita...)?<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
So che può sembrare inutile ma, nei prossimi articoli, cercherò di spiegarvi le motivazioni legate ai giochi proposti. Fidatevi! :)<br />
Nessuno vi impedisce di sfidare dei vostri amici. Quindi condividete! ;)<br />
Ciao!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-90598599986625751122013-03-15T15:56:00.003+01:002013-03-15T16:24:21.152+01:00DISLESSIA II PARTE: ESEMPIO E STRUMENTI COMPENSATIVI<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: inherit; font-size: 12pt;">La scorsa settimana ci
siamo concentrati sui problemi fisici ed emotivi che può avere un dislessico,
soprattutto quando deve affrontare la lettura di un testo (<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/03/la-dislessia-i-parte-problemi-fisici-ed.html" target="_blank">La dislessia I parte</a>). Oggi, vedremo nello specifico <b>quali sono le difficoltà che si possono presentare</b> e <b>alcuni rimedi utili per facilitare l’apprendimento</b>
a chi ha tale disturbo. Ma prima, vorrei chiedervi di ascoltare la
registrazione proposta qui sotto. Ho fatto leggere il testo (lo stesso somministrato
a voi, ma senza nessuna modifica) ad un ragazzo dislessico frequentante la
prima media (molto in gamba e che si impegna molto, con ottimi risultati), per
farvi capire le difficoltà che si incontrano. Ringrazio la famiglia e il
ragazzo stesso per aver accettato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Voi provate a seguirlo (cliccate qui per ascoltare la <a href="http://tinypic.com/player.php?v=xdrtzn&s=6" style="color: blue; font-weight: bold;" target="_blank">REGISTRAZIONE</a></span><span style="font-size: small;">).</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZWeNjxrUy2vTBe_1_VKeKvIfiEZi4BvXtNAt78zR9jUppw3k2yHK9ecKs-p4QRBVKYX0IBmvdVvW-tCS8RwTdB0ZAQalHSWsCQFqVrXvAqxnNUqPdjy_gj9P0MJ7jMH6jLqwxliyCj8Q/s1600/Immagine.bmp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZWeNjxrUy2vTBe_1_VKeKvIfiEZi4BvXtNAt78zR9jUppw3k2yHK9ecKs-p4QRBVKYX0IBmvdVvW-tCS8RwTdB0ZAQalHSWsCQFqVrXvAqxnNUqPdjy_gj9P0MJ7jMH6jLqwxliyCj8Q/s1600/Immagine.bmp" /></a></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Com’è
andata? Come vi è sembrato? </span>Quello che si nota è:</span></div>
<ul style="margin-top: 0cm;" type="square">
<li class="MsoNormal" style="mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Lettura stentata (poco fluente e priva di
espressività);</span></li>
<li class="MsoNormal" style="mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ripetizione di sillabe o parole;</span></li>
<li class="MsoNormal" style="mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Salto di parole;</span></li>
<li class="MsoNormal" style="mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Difficoltà a mantenere il rigo di lettura (ad un certo punto l’ho
dovuto aiutare a trovare il segno);</span></li>
<li class="MsoNormal" style="mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Lunghi tempi di lettura (in questo caso 4 min e 30 secondi).</span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">A fine lettura gli ho chiesto se
si ricordava qualcosa di quanto letto. La sua risposta è stata “circov… di ….” e
non ricordava niente del contenuto.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">A queste caratteristiche,
possiamo aggiungerne altre tipiche di un dislessico:</span></div>
</div>
<ul style="margin-top: 0cm;" type="square">
<li class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Sostituzione di lettere
simili (m/n - v/f – b/d – p/q);</span></li>
<li class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Sostituzione di lettere
omofone (b/p – t/d – f/v – s/z);</span></li>
<li class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Inversioni di lettere
(da/ad – per/per – da/pa);</span></li>
<li class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Difficoltà di riconoscere
gruppi sillabici complessi (gn – ch – gl);</span></li>
<li class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Ripetizione di sillabe/parole/frasi;</span></li>
<li class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Difficoltà nell'espressione verbale e nel
verbalizzare i suoi pensieri.</span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tutto nella norma<span style="font-size: 12.0pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">. Per questi motivi diventa </span>necessario utilizzare degli strumenti compensativi<span style="font-size: 12.0pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;"> in grado
di supportarlo nella comprensione e nell'apprendimento di quello che sta
leggendo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: 12.0pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">Alcuni di voi, nel rispondere
alle domande sull'attività proposta 2 settimane fa (<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/03/dislessia-proviamo-con-unattivita.html" target="_blank">Dislessia?Proviamo con un’attività</a>),
hanno indicato alcuni metodi da loro escogitati per rendere più facile la
comprensione del testo (illeggibile o quasi): “Ho provato ad ingrandire perché
non riuscivo a leggere”, “Ho ingrandito il testo”, “Ho dato una seconda lettura”
e “Ho cercato prima di capire le parole e poi il senso delle frasi”. Bravi! <b>Avete cercato di semplificarvi le cose</b>.</span><br />
Lo stesso deve valere per chi ha questo disturbo dell’apprendimento.
In questo caso, sono molto utili <b>audiolibri</b>
con lettura incorporata e <b>libri digitali
uniti a programmi di sintesi</b> <b>vocale</b>
(riproduzione artificiale della voce umana), come <b><a href="https://sites.google.com/site/leggixme/" target="_blank">LeggiXme</a>, <a href="http://www.anastasis.it/?q=object/detail&p=_system_news/_a_ID/_v_1" target="_blank">Personal Reader</a>, <a href="http://www.aiditalia.org/it/software_gratuito_per_i_libri_digitali.html" target="_blank">Balabolka</a>
e <a href="http://www.aiditalia.org/it/software_gratuito_per_i_libri_digitali.html" target="_blank">DSpeech</a></b> e tanti altri facilmente rintracciabili tramite Internet.</div>
<span style="font-family: inherit; font-size: 12.0pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tutti
questi strumenti permettono al soggetto di potersi concentrare sull'ascolto e sulla
comprensione del testo, evitando tutte quelle difficoltà sopra citate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Altri
consigli utili? Farlo concentrare su <b>un
pezzo di testo</b> (paragrafo o, meglio ancora 1 massimo 2 frasi) e <b>schematizzare</b> per fissare i concetti
chiave. Se dobbiamo creare noi il testo, meglio mettere un’<b>interlinea</b> tra le varie righe, usare <b>grandi caratteri</b> (<span style="color: windowtext;"><a href="http://www.angolomanzoni.it/" target="_blank"><b>Angolomanzoni</b></a></span> è un esempio di editoria che facilita la lettura) e <b>sans sarif</b>, cioè senza grazie (<span class="apple-converted-space"><span style="background: white;">Tahoma</span></span><b><span style="background: white;">,
</span></b><span style="background: white; mso-bidi-font-weight: bold;">Arial</span><span class="apple-converted-space"><span style="background: white;">, </span></span><span style="background: white; mso-bidi-font-weight: bold;">Geneva, Comic Sans, Trebuchet
MS</span>), <span style="background-color: white;">molto più nitidi e lineari. Un altro
aspetto da valutare è la <b>lunghezza dei
tratti</b> ascendenti o discendenti delle lettere, come la gamba della p o
l'asta della b, che dovrebbero essere <b>non
troppo corti</b>.<span class="apple-converted-space"> </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Infine,
proprio per le difficoltà emotive che possono incontrare, <b>diamo rinforzi positivi</b>, facciamogli capire che <b>è più importante l’ascolto</b> e, quindi, comprendere
piuttosto che saper leggere benissimo (ma non capire nulla).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Spero che questo articolo possa esservi stato utile. Se volete maggiori
informazione non esitate a scrivermi. Sono sempre a vostra disposizione. Buon
week-end! Ciao!</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-78396173123130218722013-03-09T00:43:00.000+01:002013-03-09T00:43:48.657+01:00LA DISLESSIA (I° PARTE): PROBLEMI FISICI ED EMOTIVI<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">È giunto il momento di vedere cosa è emerso dall'attività
che ci ha permesso di metterci nei panni dei dislessici, anche se per pochi
minuti. Iniziamo con il solito dato statistico. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinx9xn1ydbCGF7lTgOGqJxKatD597Dx9mTTmRmUDkwYktOs0Ndm3_8OPCgeWWZxTj5ehHQxutppxbBfGNVRkw4krmTuYyidnyIijkEjyA8B0MruPJaZRU7wI0tSbwx_vSZD19aqap-Nz4/s1600/Immagine.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinx9xn1ydbCGF7lTgOGqJxKatD597Dx9mTTmRmUDkwYktOs0Ndm3_8OPCgeWWZxTj5ehHQxutppxbBfGNVRkw4krmTuYyidnyIijkEjyA8B0MruPJaZRU7wI0tSbwx_vSZD19aqap-Nz4/s400/Immagine.png" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Nel grafico è possibile vedere il tempo
impiegato da ciascun partecipante per leggere il testo. La media è di quasi 4 minuti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Ho provato a leggere il testo scritto in maniera comprensibile. </span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ci ho messo 1
minuto e 40 secondi, capendo quanto letto. Vediamo anche, quanti hanno risposto
esattamente alle domande poste. Il 50% di voi è riuscito a capire che la
risposta alla prima domanda era “intelligibili” (bravi!). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">NESSUNO, invece, ha
risposto nel modo corretto alla seconda. La risposta esatta era “circonvoluzione
di WERNICKE”. 6 di voi ci sono andati molto vicini scrivendo “Wernick” (la
scrittura obliqua ha portato all'errore).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Tutto
ciò mette in mostra le <b>grosse difficoltà
trovate da ognuno</b> nella lettura di quel testo “incomprensibile”… e <b>alcune parole le avete saltate</b> perché “illeggibili”.
Diciamo che ho raggiunto il mio intento: il mettervi in difficoltà nel <b>compiere un’azione semplice</b>, ma <b>non per</b> tutti. Non per <b>i dislessici</b>. Ancora una volta, la
risposta alle difficoltà che trovano i soggetti con tale disturbo, l’avete data
voi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">PROBLEMI
FISICI: mal di testa, occhi doloranti, stanchezza, affaticamento, sfinimento. <b>4 minuti</b> di lettura e ci si sente <b>esausti</b>. Qualcuno avrà pensato “Meno
male che sono poche righe” e “<b>tutto
questo per</b> cosa?” Per <b>non capire
quanto letto! Che rabbia</b>, no? “Non si capiva una sega!”,”è una presa in
giro?!?!” (sono espressioni scritte da voi). Ecco che escono tutti i <b>sentimenti negativi</b>: perplessità, <b>confusione</b>, <b>angoscia</b>, sentirsi impediti, <b>rassegnarsi</b>,
”è difficile”, “meglio rimandare”, “non leggo tutto, tanto non capisco”, “non
riesco!!!”… sono stupido, sono un fallito… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Tutto
nella norma. Questo è ciò che prova un dislessico quando legge, non testi come
quello dell’attività, ma cose che PER NOI sono semplici, chiare ed automatiche. </span><u><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Tutti</span></u><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">
(e sottolineo tutti!) avete dovuto rileggere per trovare la risposta alle
domande. Perché? Perché eravate talmente tanto <b>concentrati sulla decodifica</b> di lettere e parole, che <b>non c’era spazio per la comprensione</b>!
Figuriamoci per i termini specifici!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Memorizzate
tutti questi concetti e immaginate un bambino, un ragazzo o, perché no, un
adulto dislessico che prova tutte queste cose insieme. Lascio a voi la
risposta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Per
questa volta può bastare. Nella seconda parte (settimana prossima) entreremo
più nello specifico, vedendo quali sono le difficoltà incontrate dai dislessici
quando leggono un qualsiasi testo. Ma parleremo anche di alcuni strumenti compensativi
utili per facilitare il loro apprendimento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Spero
che l’articolo vi sia piaciuto! Aspetto sempre commenti, consigli, critiche! Il
progetto esiste anche perché ci siete voi!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Ciao!<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-44906451948442883512013-03-01T16:49:00.001+01:002013-03-01T16:49:59.818+01:00Dislessia? Proviamo con un'attività!<div style="text-align: justify;">
Ho promesso che oggi avrei parlato di un disturbo dell'apprendimento e le promesse si mantengono! Ci <b>concentriamo</b> sulla dislessia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo facciamo ancora attraverso un'attività. L'altra volta ho proposto un gioco, oggi un testo (qui sotto). Provate a leggerlo <b>CRONOMETRANDOVI</b> poi rispondete alle domande! </div>
<div style="text-align: justify;">
Buon divertimento e...attenti ai secondi!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQfTnw4ACYAOMHbsZX_u6Uvz6aSuuYhtMhb8HSt0ZuiDzv5I6QBu72W_mwJ20z5P_sK1vXJK2TxhclgdYiEmoyRcKlnpTD93HwAQIqCJlx68_1fmPAwf2rZlZSP2ghlo46jIIGUhfa7I8/s1600/Immagine2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQfTnw4ACYAOMHbsZX_u6Uvz6aSuuYhtMhb8HSt0ZuiDzv5I6QBu72W_mwJ20z5P_sK1vXJK2TxhclgdYiEmoyRcKlnpTD93HwAQIqCJlx68_1fmPAwf2rZlZSP2ghlo46jIIGUhfa7I8/s640/Immagine2.JPG" width="640" /></a><br />
<a name='more'></a><br />
Bene! Adesso che avete letto rispondete alle seguenti domande:<br />
1- Quanto ci hai messo?<br />2- La corteccia celebrale laterale come rende i suoni?<br />3- Come si chiama la zona vicino alla tempia?<br />4- Prima di dare le risposte hai dovuto rileggere? Perché?<br />5- Come ti senti? (emotivamente e fisicamente)<br />6- Quali difficoltà hai incontrato?<br />
<br />
Potete lasciare le risposte come commento su quest'articolo o sulla pagina facebook <a href="http://www.facebook.com/piccolierrori" target="_blank">Piccoli Errori</a>, oppure scrivetemi un messaggio privato sempre su facebook o sull'e-mail piccolierrori@gmail.com.<br />Condividete l'attività con amici o persone a cui volete far provare un'esperienza unica! :)<br />Aspetto le vostre risposte: solo con queste il progetto può andare avanti!<br />
Ciao!Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-15136806290283744612013-02-22T19:41:00.001+01:002013-02-22T23:44:25.977+01:00COSA SI PROVA???<!--[if gte mso 9]><xml>
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<div style="text-align: justify;">
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quali sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/02/quali-sono-i-disturbi-specifici.html">http://piccolierrori.blogspot.it/2013/02/quali-sono-i-disturbi-specifici.html</a>).
Dopodiché è stata proposta un’attività (spero divertente) utile per spiegare
alcuni aspetti che colpiscono i soggetti con DSA. Ecco il resoconto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZZvQPfMSDkW24tDWfcewLfQUpzZChxxU8pSF7uqRI6zeijsvlEqUa39xbdgHP64f49UN9yUPm2lZNn7TBmtTQH2dqG36QROxCeV1Ja2VLt_OzU1PY1dvsl2IPMCYUiA1BuFkIw6LsTXc/s1600/RisultatiGioco.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZZvQPfMSDkW24tDWfcewLfQUpzZChxxU8pSF7uqRI6zeijsvlEqUa39xbdgHP64f49UN9yUPm2lZNn7TBmtTQH2dqG36QROxCeV1Ja2VLt_OzU1PY1dvsl2IPMCYUiA1BuFkIw6LsTXc/s400/RisultatiGioco.JPG" width="400" /></a><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Subito si nota il miglioramento da parte di tutti
nella seconda partita. Lo testimonia anche la media punti (26,6 prima, 94,1
dopo). Però, in pochi hanno fatto punteggi uguali o superiori alla media…Quindi,
tranne in rari casi, siete migliorati di poco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></div>
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</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Questo perché vi siete trovati
spiazzati, magari avete anche sottovalutato il gioco in sé, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">avete mollato</b> quasi subito perché lo
ritenevate stupido o ci avete messo un po’ a <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">trovare un metodo adeguato</b> per fare punti. E <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">non volevate “fallire”</b> (non c’era un fallimento vero e proprio
perché l’unico obiettivo era farvi giocare). Perché dico questo? Perché molti
hanno fatto anche una terza partita, non prevista nelle richieste. L’obiettivo
era migliorarsi e <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">dimostrare a se stessi
e agli altri che non si é degli stupidi</b>. Chi è riuscito nell’intento ha
dichiarato la sua <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">soddisfazione</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Sono emerse diverse parole come <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">afflitto, difficoltà a concentrasi sul colore, sfinito, snervante,
“prima idiota perché stavo perdendo tempo”, vista in palla, ansia, una
schiappa, inadeguata, disorientato, "non avevo capito"</b>… caratteristiche e sentimenti che
possono farci capire come si sente un soggetto con DSA quando svolge determinate attività (es: un dislessico quando deve leggere un
testo). </div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Tutti, chi più chi meno, conoscevate il significato delle
parole. Questo può sfavorirvi, all’inizio, perché porta a concentrarvi sul
significato del termine e non sul colore; però, una volta capito il meccanismo
(cioè concentrasi sul colore della parola), vi ha facilitato il compito, perché
la traduzione veniva automatica. Invece, l’aver giocato prima non ha portato
grandi vantaggi.</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Questo articolo può sembrare inutile… Però, rileggendo
tutte le parole in grassetto ne capirete il senso. La prossima settimana parleremo di un disturbo dell’apprendimento (non vi dico
quale, voglio creare un po’ di suspance :D )</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Se volete condividere qualche riflessione ben venga! Sono
sempre a disposizione per domande, chiarimenti, consigli e critiche!</div>
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A presto! Ciao! </span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-6557149119764341712013-02-15T12:56:00.000+01:002013-02-15T13:07:05.885+01:00DSA: METTIAMOCI ALLA PROVA!Ciao!<br />
<div style="text-align: justify;">
Oggi, niente post nozionistico, si passa alla pratica! Come mostra molto bene l'immagine, tocca a voi!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsltOR5ugeOZ2va8-sqgpx4TzHzuu0uakoU2iHSoWXPsK7xSA1IIHumJ593vpXe4FzfgcQ-ldXdeS0cPp2i3OV3piS-NRd9gFwd-vviVFpsuRjD_1wmL6eQjfVoxkfSvRICkxlgw8ds-0/s1600/Immagine.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsltOR5ugeOZ2va8-sqgpx4TzHzuu0uakoU2iHSoWXPsK7xSA1IIHumJ593vpXe4FzfgcQ-ldXdeS0cPp2i3OV3piS-NRd9gFwd-vviVFpsuRjD_1wmL6eQjfVoxkfSvRICkxlgw8ds-0/s200/Immagine.JPG" width="173" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Voglio proporvi questo giochino, semplice, ma utile per fare delle considerazioni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ma non voglio dilungarmi in chiacchiere e farvi passare direttamente alla fase pratica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il gioco si chiama <a href="http://www.flashgames.it/click.the.colour.html" target="_blank">CLICK THE COLOUR</a> ed è in inglese (se il link non dovesse funzionare: http://www.flashgames.it/click.the.colour.html). Lo scopo è cliccare il colore della scritta, non il colore corrispondente al significato della parola (es: se esce la scritta "fucsia" colorata di nero, bisogna cliccare su "nero" non su "fucsia").</div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta giocato, annotate il punteggio da voi fatto nelle prime 2 partite (non imbrogliate, mi raccomando! :D) e rispondete a queste semplici domande:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
1 - Che punteggio hai totalizzato nella prima partita?<br />
2 - E nella seconda?</div>
<div style="text-align: justify;">
3 - Come ti sei sentito?</div>
<div style="text-align: justify;">
4 - Sapevi e ricordavi bene il significato delle parole? (è una domanda strana, ma ha il suo perchè ;) )</div>
<div style="text-align: justify;">
5 - Avevi già giocato a giochi simili?</div>
<div style="text-align: justify;">
Potete mettere le risposte come commento all'articolo, lasciare un post sulla pagina facebook <a href="http://www.facebook.com/piccolierrori" target="_blank">PICCOLI ERRORI</a> oppure, per i più timidi, mandare un'e-mail all'indirizzo di posta elettronica piccolierrori@gmail.com</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'articolo della prossima settimana, sveleremo i motivi di questa attività!<br />
Più persone parteciperanno, più sarà bello ed avvincente. Quindi condividete!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-15561896615994929192013-02-08T15:05:00.000+01:002013-02-08T15:05:13.707+01:00QUALI SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO<div style="text-align: justify;">
</div>
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">L’articolo di oggi è breve, ma molto utile, che
analizza quali sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. </span></span><br />
<div style="font-size: 12pt; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOR3DKDMku5RiQNBMz6z5up6gLiwuZE7OjGzEELYgOzNWH9wBEvBpD_iq-g9JtUyahCcmSQ6FdGKNJWOC1r0IZwu6tBPXLGTqh8wId02wiXTjjIYtdoP_1N2A2C537SLDskRuz-I60dWw/s1600/Immagine.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="207" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOR3DKDMku5RiQNBMz6z5up6gLiwuZE7OjGzEELYgOzNWH9wBEvBpD_iq-g9JtUyahCcmSQ6FdGKNJWOC1r0IZwu6tBPXLGTqh8wId02wiXTjjIYtdoP_1N2A2C537SLDskRuz-I60dWw/s400/Immagine.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Come di consuetudine
fare, partiamo dalle risposte maturate dal questionario. </span><span style="font-family: inherit;">Come si può notare dal
grafico, dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia, sono stati subito
identificati tra i DSA (e con percentuali altissime). </span><span style="font-family: inherit;">Seguono, il disturbo
specifico del linguaggio (43%) e della compitazione (32%) e la Disprassia.
Nessuno o pochissimi, giustamente, hanno indicato l’autismo e la sindrome di
Asperger.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Partiamo da quelli che non c’entrano
assolutamente niente con questa categoria, cioè l’autismo e la sindrome di
Asperger, i quali appartengono alla categoria dei disturbi pervasivi dello
sviluppo (per approfondire: <a href="http://www.autismo.inews.it/coselautismo/idisturbi.htm">http://www.autismo.inews.it/coselautismo/idisturbi.htm</a>).
</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;">Invece, rientrano sicuramente
nella sezione dei disturbi dell’apprendimento:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;"><b style="text-align: justify; text-indent: -15pt;">- Dislessia</b><span style="text-align: justify; text-indent: -15pt;">:
</span><span style="text-align: justify; text-indent: -15pt;">difficoltà specifica nella
lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere i segni
associati alla parola;</span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -15pt;">- Disgrafia</b><span style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -15pt;">: difficoltà
a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione
dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto e irregolare;</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<b style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -15pt;">- Disortografia</b><span style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -15pt;">: </span><span style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -15pt;">difficoltà ortografiche. Si
riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a
collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche;</span></div>
<div style="text-indent: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b style="text-indent: -15pt;">- Discalculia</b><span style="text-indent: -15pt;">: difficoltà nelle abilità di
calcolo o della scrittura e lettura del numero.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">A questi, è possibile aggiungere il
</span><b style="font-family: inherit;">disturbo specifico della compitazione</b><span style="font-family: inherit;">.
Quasi mai citato quando si parla di DSA, ma indicato come tale dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità, consiste nella difficoltà di suddividere le parole in
sillabe, compromettendo l’abilità di pronunciare e scrivere correttamente le
parole.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Un discorso a parte meritano
disprassia e disturbo specifico del linguaggio. <span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">La<span class="apple-converted-space"> </span></span><b style="text-align: start;">disprassia</b><span class="apple-converted-space"><span style="text-align: start;"> </span>(deriva dal greco e significa “incapacità
di fare”) è un disturbo che riguarda la<span class="apple-converted-space"> </span></span><span style="background: white;">coordinazione<span class="apple-converted-space"> </span>e il
movimento e che <b><u>può</u></b> (<b><u>ma non per forza</u></b>) influenzare il modo di apprendere di un bambino a scuola. In neurologia si definisce come la difficoltà di compiere gesti
coordinati e diretti a un determinato fine. Essa può avere complicazioni
che vanno dal motorio al cognitivo, Ma non sempre si ha la compresenza di tutti
e due.</span> Proprio perché non sempre riguarda la sfera
cognitiva, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non li classifica tra i DSA. Stessa
sorte per i <b>disturbi specifici del linguaggio</b> (DSL) <span style="background: white;">che rappresentano i disturbi neuropsichici in
età prescolare (quando è ancora prematuro fare una diagnosi). Infatti, essi
tendono a ridursi nel tempo con una incidenza dell’1-2% in età scolare. Va
però considerato che i soggetti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA)
presentano un pregresso disturbo di linguaggio nel 30-40% e, secondo alcuni,
più della metà dei bambini con DSL presenta difficoltà di apprendimento nei
primi anni scolastici.</span> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Una cosa importante da dire è che
i<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">n un soggetto <b>si possono verificare più disturbi insieme</b></span>, accentuando
ancora di più i problemi e le difficoltà relative all’apprendimento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi articoli approfondiremo i 4 principali disturbi
dell’apprendimento. Ma, per oggi, può bastare così!Diffondiamo la conoscenza l’argomento
affinché ci siano sempre meno incomprensioni!<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ciao!</span></div>
</span><br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-1439627727072883322013-02-01T12:37:00.000+01:002013-02-01T12:49:46.756+01:00LE CARATTERISTICHE DEI SOGGETTI CON DSA<!--[if !mso]>
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o\:* {behavior:url(#default#VML);}
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<![endif]--><br />
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mso-fareast-language:#0400;
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</style>
<![endif]-->Eccoci con un nuovo articolo, per
comprendere qualcosa in più sui disturbi specifici dell’apprendimento. Dopo
aver visto in quali aree si manifestano, oggi cercheremo di capire le loro caratteristiche.<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhyphenhyphen7pQ4J0aKFPqF3arSxW9EubMV2HHcYP9gbZyXMpoFHnGl3-yYi4hSsFEQMTzkzCHtkUSBFe54zwQ3XKvqpLtWDR14d-6DG2gQV8l3EzmNJjtgH_YVHoVbpCujJofJue4GAu5W84wZLg/s1600/torta.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhyphenhyphen7pQ4J0aKFPqF3arSxW9EubMV2HHcYP9gbZyXMpoFHnGl3-yYi4hSsFEQMTzkzCHtkUSBFe54zwQ3XKvqpLtWDR14d-6DG2gQV8l3EzmNJjtgH_YVHoVbpCujJofJue4GAu5W84wZLg/s1600/torta.JPG" /></a> Partiamo
dai risultati maturati dalle vostre risposte. Quasi la totalità, è
sicura che una peculiarità dei soggetti con DSA è il Q.I. nella norma, a
discapito del ritardo mentale (poi vedremo se a ragione o torto). Unabuona percentuale
ha indicato anche “Familiari con difficoltà affini” e “Insegnanti poco
attenti”. Le altre opzioni, come “Assenza di normali opportunità educative”,
“Disturbi neurobiologici” e “Famiglia non convenzionale”, sono stati poco
selezionati. <span style="font-size: 8.0pt;"></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt;"></span></b></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le risposte esatte sono: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Q.I. nella norma, disturbi neurobiologici </b>e<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> familiari con difficoltà affini.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Partiamo consolidando un concetto
abbastanza chiaro. Le persone con disturbi dell’apprendimento sono <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">NORMODOTATI</b>. In genere, sono
intelligenti e hanno spiccate doti. Come scritto nell’<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/01/le-principali-aree-di-manifestazione.html" target="_blank">articolo precedente</a>, a
questi soggetti manca il processo di automatizzazione, mostrano alcune
difficoltà nello svolgere attività automatiche per i loro coetanei, ma <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">non presentano</b> problemi di ordine
cognitivo, neurologico, sensoriale, emotivo o sociale. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il luogo comune che attribuisce
ai soggetti con DSA un Q.I. molto basso o un ritardo mentale è un falso che si
protrae (purtroppo anche oggi) negli ambienti poco informati. Bisogna stare
attenti perché, chi ha questi disturbi, se convinto, potrebbe abbassare il
proprio livello di autostima, perdendo fiducia in se stesso!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Continuando, possiamo affermare
che <a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3126939823209760893" name="more"></a>i disturbi specifici dell’apprendimento <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">sono causati da piccole alterazioni
dell’apparato neurobiologico</b> (qui pochi di voi ci hanno preso). Sono legati
a un disturbo che rende difficile imparare a leggere e scrivere nei tempi medi.
In pratica, hanno un problema di percezione che rende difficoltosa
l’organizzazione spazio-temporale di eventi, concetti e anche sequenze di
lettere o numeri. </div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: red;">ATTENZIONE!</span></b> Non bisogna confondere il termine
“neurobiologico” con “danno a livello neurologico”! Non è una malattia, non ci
sono problemi psicologici (ad esempio familiari…), di pigrizia o poca
attenzione. </div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Ultimo punto. I disturbi dell’apprendimento, come metà di
voi ha indicato, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">di solito sono
ereditari. </b>La probabilità che un genitore con DSA abbia un figlio con
problema analogo è abbastanza elevata; infatti, nella popolazione di bambini
con questi disturbi la familiarità è presente nell'ordine di circa il 25-30 %
dei casi.</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Aggiungo che, in questi casi, si parla di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">disturbi congeniti</b>, quindi presenti fin
dalla nascita e da cui non si può “guarire” (tra virgolette perché, ripeto, non
sono una malattia). Quindi, insegnanti poco attenti, famiglie non convenzionali,
o l’assenza di normali opportunità educative non sono la causa dei DSA in un
bambino/ragazzo/adulto. Sicuramente, però, un ambiente educativo favorevole,
con diversi ruoli che collaborano tra loro, possono portare significativi
miglioramenti, non solo da un punto di vista didattico-culturale, ma anche
emotivo, cercando di tenere alti i livelli di autostima, impegno e motivazione,
affinché questi soggetti possano essere nelle migliori condizioni per poter
sempre migliorare.</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Articolo esaustivo? Manca qualcosa? Ci sono dei punti non chiari? Commentate, mandate un'e-mail a piccolierrori@gmail.com oppure scrivete nella pagina facebook <a href="http://www.facebook.com/piccolierrori" target="_blank">PICCOLI ERRORI</a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
Grazie!<br />
A presto!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-16905615311178717482013-01-25T12:57:00.001+01:002013-02-01T10:59:20.644+01:00LE PRINCIPALI AREE DI MANIFESTAZIONE DEI DSA<!--[if !mso]>
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<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;">Eccoci alla terza puntata alla
scoperta dei DSA! </span><br />
<span style="color: black;">Oggi parliamo delle aree di
manifestazione di questi disturbi. Questo argomento tornerà utile quando
andremo a vedere quali sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;"> </span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3uNqDyK0PoZeho1653QTOSMygeKFw2Am03bksiuI50fz3HselxLqXh1HAODn1GYBt9ktdZvAmTDfj3lxXFGP9fdB9DBwOiqtKIDfsHuK0YbvCeEyaliYTF_QbpUfDAw_jnYwnyzZnNc8/s1600/Grafico.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3uNqDyK0PoZeho1653QTOSMygeKFw2Am03bksiuI50fz3HselxLqXh1HAODn1GYBt9ktdZvAmTDfj3lxXFGP9fdB9DBwOiqtKIDfsHuK0YbvCeEyaliYTF_QbpUfDAw_jnYwnyzZnNc8/s400/Grafico.bmp" width="400" /></a><span style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ma vediamo le vostre risposte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> Quasi tutti avete
indicato la lettura (97%). Molti di voi hanno anche indicato calcolo, scrittura
e grafia. Le altre due opzioni con una buona percentuale di voti sono
attenzione e automatizzazione dei processi (verbi e tabelline). Ci siamo quasi,
perché le risposte esatte sono lettura, calcolo, scrittura, grafia e
automatizzazione di processi (quindi bravi!).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></div>
<a name='more'></a><!--[if gte mso 9]><xml>
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<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<!--[if gte mso 9]><xml>
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/* Style Definitions */
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<![endif]--><span style="color: black;">Partiamo da questa affermazione.
La principale caratteristica che permette di definire i DSA è la “specificità”;
si tratta di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">disturbi che interessano
uno specifico dominio di abilità in modo significativo </b>ma circoscritto,
lasciando intatto il funzionamento intellettivo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;">Ma quali sono questi domini?
Lettura, scrittura (grafia) e calcolo, i quali </span>possono costituire una <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">limitazione</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">importante</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">per
l’apprendimento</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">nonché incidere
negativamente<span style="color: black;"> </span>sulla formazione del senso di
identità</b>, se vengono attribuiti SOLO a<span style="color: black;"> </span>scarso
impegno, a pigrizia e disattenzione.<span style="color: black;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;">Tali difficoltà sono legate
anche all’automatizzazione dei processi, per essere più precisi, alla mancanza
di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">automatizzazione <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dei processi di “decodifica”</b>. <span style="background: white;">Cosa significa? Tutti noi possediamo, nella nostra
mente, dei “magazzini” dov’è possibile codificare il risultato di semplici
calcoli numerici, o il significato di molte parole già viste; così possiamo recuperare
quello che ci serve in tempi brevissimi e siamo in grado di eseguire le
decodifiche in modo automatico, senza dispendio di energia attentiva, lasciando
spazio a disposizione per la parte concettuale.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;">Invece, un soggetto con DSA deve
concentrare gran parte dei suoi sforzi nella conversione di segni/simboli in
suoni e viceversa, sacrificando la comprensione e la memorizzazione di quanto
sta provando ad apprendere. Perciò, per chi ha questi disturbi, sarà difficile riuscire
ad imparare a memoria le tabelline o a declinare i verbi (regolari e
irregolari) nei diversi tempi e modi. E ci sarebbero molti altri esempi che si
potrebbero fare per i diversi domini.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: red;">Attenzione!</span></b><span style="color: black;"> Una cosa
importante da notare è che, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">i disturbi
dell’apprendimento non si manifestano nelle aree della memoria, dell’attenzione
</b>(infatti soggetti con DSA non hanno un ritardo di attenzione e/o mentale) <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">e del parlato</b>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;">A scanso di equivoci, ricordo
che il progetto ha lo scopo di farci entrare nell’ottica che tutti commettiamo
dei PICCOLI ERRORI (non che i soggetti con DSA compiano errori nel parlato). Quello
che bisogna capire è che se ci mettiamo tanto o sbagliamo a fare 3X5, forse è
perché siamo poco attenti o distratti… per bambini, ragazzi, giovani e adulti
con disturbi dell’apprendimento il motivo può essere un altro!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;">Spero di essere riuscito a
spiegare anche questo argomento (ma dovete dirmelo voi ;) ).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black;">Come al solito, sono ben accetti
commenti, critiche costruttive e domande!</span></div>
<span style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A presto! Ciao!</span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-41429608709989069202013-01-18T12:08:00.003+01:002013-01-18T12:12:47.709+01:00C’È UN’ETÀ PER I DSA?<div style="text-align: justify;">
Ciao!</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver spiegato brevemente cosa sono i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), oggi vediamo se c'è un'età in cui questi disturbi si manifestano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prima però, vi mostro un grafico che riepiloga le risposte, inserite nel questionario, su questo argomento, .</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUsmYNbMFzoTK0h3gh1PzPdpMK6nARX9a8QkHgZda8J8v6PX8aJGCFtzlVAcWZUMa6te6ZtvjX8k74qxTAlMZDAOoooDWpGQs9HwHVsc_nGHMZj33G971RYTNp7zR8g7hGBqIIaJj2WNM/s1600/grafico2.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUsmYNbMFzoTK0h3gh1PzPdpMK6nARX9a8QkHgZda8J8v6PX8aJGCFtzlVAcWZUMa6te6ZtvjX8k74qxTAlMZDAOoooDWpGQs9HwHVsc_nGHMZj33G971RYTNp7zR8g7hGBqIIaJj2WNM/s400/grafico2.bmp" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Come si può notare, molti hanno associato i DSA all'età dello studio, soprattutto ai bambini (parliamo di elementari).</div>
<div style="text-align: justify;">
Meno della metà ha inserito adulti e anziani tra le figure che possono essere soggetti a disturbi dell'apprendimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
A questi ultimi, bisogna aggiungere un 14% che nella risposta ha indicato come fasce d'età bambini, ragazzi e giovani, ma ha poi specificato che, secondo loro, è un disturbo che rimane per tutta la vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a>Nell'articolo precedente (<a href="http://piccolierrori.blogspot.it/2013/01/cosa-sono-i-disturbi-specifici.html" target="">"Cosa sono i disturbi specifici dell'apprendimento?"</a>) abbiamo detto che i DSA sono disordini (rumori) che si manifestano nell'acquisizione e uso di abilità in alcune aree ben precise, messe in risalto soprattutto durante l'età scolare.<br />
<div style="text-align: justify;">
Ma (ed è questo che bisogna ricordare!) questi sono disturbi che <b>permangono dall'età dello sviluppo fino alla vecchiaia. </b>Quindi la risposta esatta è <b>TUTTE LE ETÀ </b>(era una domanda trabocchetto :p ).</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi piace molto questa definizione, data da uno di voi, che riporto così com'è stata scritta perché ci aiuta a capire ancora meglio l'argomento: "Si nasce e si muore Dsa... è una caratteristica... come avere la carnagione chiara, gli occhi chiari o scuri... Anche se con l'età si può compensare, si resta comunque dislessici (o con altri disturbi dell'apprendimento) e la fatica che la compensazione implica viene riconosciuta anche nei percorsi scolastici e/o universitari."</div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è proprio così! Ma, a scanso di equivoci, bisogna anche ricordare che il disturbo dell'apprendimento <b>NON È UNA MALATTIA! </b>Quindi, non si può guarire, però con l'impegno, la fatica, ma soprattutto il giusto aiuto e sostegno pratico (ad esempio portando a conoscenza ed insegnando ad usare determinati strumenti) ed emotivo, si può compensare.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Ma io non ho mai sentito parlare o visto adulti o anziani che hanno queste difficoltà." Le ragioni <u>potrebbero </u>essere queste tre: </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol>
<li>Alcuni non sanno di avere un disturbo (perché in passato c'era poca conoscenza sull'argomento);</li>
<li>Ci si vergogna o si ha timore a dirlo perché sono comunque delle difficoltà e perché, essendo un argomento ancora poco conosciuto, qualcuno potrebbe male interpretare (es: "poverino è malato");</li>
<li>Vuol dire che, negli anni passati, si sono impegnati e, con tenacia e sudore, sono riusciti a compensare! (Fantastico!!!)</li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
Si capisce sempre di più perché sensibilizzare su certi argomenti è importante.</div>
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e sia abbastanza interessante ed esaustivo! (se così fosse, condividetelo ;) )<br />
<div style="text-align: justify;">
Sono sempre a disposizione per commenti, precisazioni e/o domande. </div>
<div style="text-align: justify;">
Buon week-end! Ciao!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-46970669442712081632013-01-11T01:09:00.002+01:002013-01-11T01:11:36.068+01:00COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO?<span style="font-family: inherit;">Ciao!<br />Con questo articolo inizia la formazione! </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1FtTCpWda_5JWiwGP0qzPNvhK5GrQ84WvphirWyMDEblEzNAdKrtc9jCVq25Ratf7sOT8tg_DmZcFZlk2814zsgU5BtBmIuxl0l2sy15L6AZGsKK6bkuFTXJ7TbZIGFtoXcOVBFmvvJo/s1600/torta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1FtTCpWda_5JWiwGP0qzPNvhK5GrQ84WvphirWyMDEblEzNAdKrtc9jCVq25Ratf7sOT8tg_DmZcFZlk2814zsgU5BtBmIuxl0l2sy15L6AZGsKK6bkuFTXJ7TbZIGFtoXcOVBFmvvJo/s200/torta.jpg" width="200" /></span></a><span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Partiamo dicendo che, come dimostra il grafico tratto dall'analisi del questionario, molti di voi avevano già sentito parlare di DSA.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">E' un dato confortante e da non sottovalutare! Sicuramente, la stessa domanda posta 4-5 anni fa non avrebbe dato gli stessi risultati.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Infatti, a differenza di altri Stati (come ad esempio i paesi anglosassoni), in Italia soltanto negli ultimi anni sono state approvate leggi a riguardo (come la </span><a href="http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/34ca798c-2cac-4a6f-b360-13443c2ad456/legge170_10.pdf" style="font-family: inherit;" target="_blank">legge n°170 dell'8 ottobre 2010</a><span style="font-family: inherit;">). </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Ciò significa che oggi, qualcosa sta cambiando e questo è un bene!</span></span></div>
<span style="font-family: inherit; text-align: justify;">Hammill definisce i </span><b style="font-family: inherit; text-align: justify;"><span style="color: red;">Disturbi Specifici dell'Apprendimento</span></b><span style="font-family: inherit; text-align: justify;"> (learning disability) come "</span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">termine di carattere generale che si riferisce a un <b>gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento o matematica</b>".</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quindi, non permettono una completa autosufficienza nell'apprendimento poiché le
difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della
cultura... Cioè?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Possiamo paragonare questi disturbi a dei <b>RUMORI. </b>Ad esempio, pensate a quando stiamo facendo un discorso (o stiamo leggendo qualcosa ad alta voce) e altre persone ci parlano sopra. Fanno rumore e ci disturbano! Alle volte, questi disturbi, sono talmente forti che commettiamo degli errori nell'esposizione (o edi lettura) o, addirittura, ci fermiamo perché non riusciamo più a tenere il filo del discorso! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Questo è quello che più o meno "subisce" un soggetto DSA quando cerca di apprendere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Spero che l'esempio faciliti la comprensione del concetto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente aspetto vostri commenti, pareri, domande o quant'altro!</div>
<div style="text-align: justify;">
La prossima settimana entreremo ancora più nello specifico dell'argomento.</div>
<div style="text-align: justify;">
A presto!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-42688259548719666862013-01-09T19:19:00.000+01:002013-01-09T19:22:16.553+01:00LA VOSTRA CONDIVISIONE E' FONDAMENTALE!<div style="text-align: justify;">
Ciao a tutti!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci siamo! Le vacanze sono finite ormai da una settimana ed ognuno ha ripreso le normali attività ed abitudini.</div>
<div style="text-align: justify;">
E <b>da venerdì inizieremo a sensibilizzare</b> veramente sull'argomento dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Partiremo dando risposta alle domande del questionario che ci permetteranno di avere le basi nozionistiche necessarie per capire al meglio (anche svolgendo alcune attività) come si sentono i soggetti che hanno questi disturbi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho aspettato così tanto prima di iniziare la fase di "formazione" principalmente per 3 motivi:</div>
<div style="text-align: justify;">
1- Era importante riuscire a pubblicizzare il progetto, fuori dalle mie e vostre amicizie di facebook;</div>
<div style="text-align: justify;">
2- E' stato lasciato del tempo aggiuntivo per compilare il questionario on line (ne ho già parlato abbastanza, e per chi volesse saperne di più, basta leggere il post precedente);</div>
<div style="text-align: justify;">
3- Era necessario far passare le vacanze e aspettare il ritorno della routine (soprattutto a livello di orari).</div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre attendevo il momento giusto, ho continuato a raccogliere materiale per la tesi...E sapete cosa ho scoperto? <b>Solo il 15% dei fan di una pagina ricevono le notifiche o vedono il post sulla propria bacheca</b>! Allora, sono andato sulla mia pagina e ho fatto questo calcolo: 162 X 15 : 100 = 24,3. Questo significa che, molto probabilmente, <b>solo 24 di voi riescono a vedere quello che viene pubblicato nel gruppo!</b></div>
<div style="text-align: justify;">
E' per questo che colgo nuovamente l'occasione per ripetervi che <b>ognuono di voi</b> <b>è fondamentale per il progetto e quanto sono importanti le vostre CONDIVISIONI del materiale</b> <b>pubblicato</b> sul gruppo di facebook, nel blog o su youtube!</div>
<div style="text-align: justify;">
Se il progetto otterrà anche solo dei risultati minimi sarà anche merito vostro!</div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie del vostro interesse e del vostro appoggio!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sentiamo venerdì e....Condividete! ;) </div>
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-50619365880086015332012-12-05T16:56:00.000+01:002012-12-05T17:25:15.106+01:00L'IMPORTANZA DEL QUESTIONARIO<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Ciao a tutti!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Siccome mi piace motivare le proposte che faccio, ho deciso di scrivere questo articolo per spiegarvi il motivo che mi ha spinto a somministrare un questionario a tutti voi che avete aderito al progetto.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Partiamo da un definizione abbastanza generale (che non fa mai male ;) ): il <b>questionario</b> è uno strumento utilizzato per raccogliere informazioni, sulle quali è possibile poi costruire una matrice dati ed effettuare delle analisi, utili per capire in che direzione muoversi.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Il progetto è partito quasi un mese fa. Il numero di "iscritti" (si spera solo per il momento) si è stabilizzato. Quindi, si è creata una base solida con cui poter entrare in relazione in modo attivo. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Ma per capire le esigenze, cosa può interessare e per vedere quali sono le conoscenze iniziali sull'argomento su cui il progetto vuole sensibilizzare,<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Courier New",Courier,monospace;"> </span></span>cioè i "Disturbi Specifici dell'Apprendimento", è necessario raccogliere informazioni.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Ed è proprio qui che entrate in gioco VOI! <b>Siete VOI </b><b>il punto d</b><b>'appoggio sul quale faccio a</b><b>ffidamento.</b> Saranno le vostre risposte sincere, date attraverso il questionario che mi permetteranno di capire cosa è meglio fare e quale strada prendere<span style="font-size: small;">.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Senza le vostre risposte e la vostra partecipazione, le difficoltà aumentano...</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Come già detto, mettendo "mi piace" per me siete diventati <b>collaboratori</b> del progetto. Perchè è proprio questo il bello del Web: ti permette di seguire qualcosa, ma anche di farti promotore (portavoce) di quello che segui (condividendo, commentando, parlandone), di dare consigli, scrivere la tua opinione, di farti sentire!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Detto questo, cliccate <a href="https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dGs4eUVOaTIxTHFHRlhDcUpacjdyZ0E6MQ"><b>qui</b></a> per accedere al questionario e vi ringrazio per avermi dedicato (anche oggi) parte del vostro tempo!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Ciao!</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3126939823209760893.post-80340396038864666872012-11-12T20:08:00.003+01:002012-11-12T20:11:24.853+01:00BENVENUTI!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Si parte!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Il progetto PICCOLI ERRORI inizia a muovere i suoi primi passi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Sensibilizzare su una tematica come quella dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento non è cosa facile, come non è facile riuscire a mischiare divertimento e serietà. Ma l'unico modo per scoprirlo è provare! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Prima di tutto, mi sembra giusto ringraziare in anticipo tutti coloro che decideranno di intraprendere questa avventura: comunque andrà, grazie a voi sarà possibile sperare di dar vita ad un'idea!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ringrazio anche tutti coloro che mi hanno incoraggiato ed aiutato a rendere concreto il progetto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">In questo primo post voglio solo ricordare che sono sempre disponibile a ricevere aiuti, domande, consigli e critiche costruttive perchè ho ancora molto da imparare per quanto riguardo l'ambito comunicativo e quello dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ecco il link che p<span style="font-size: small;">orta al trailer del progetto: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=dOwFb-RWIPs">http://www.youtube.com/watch?v=dOwFb-RWIPs</a></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;">Fate sapere se l'idea vi<span style="font-size: small;"> piace e condividete<span style="font-size: small;">la<span style="font-size: small;"> con i vostri amici.</span></span></span> </span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;">Grazie a tutti e spero che questa <span style="font-size: small;">possa essere una bella esperienza anche per voi</span>!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;"> </span> </span></div>
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11006866669190565040noreply@blogger.com0